
Les jeux sont faits. O quasi. La mappa in vista delle amministrative di primavera a Pistoia si sta delineando, passo dopo passo, ma mancano ancora dei tasselli importanti. Molto importanti. Partiamo dalle certezze. A fine febbraio il Pd pistoiese ha deciso di sbloccare la situazione di empasse sulle primarie con un proprio percorso di consultazioni che hanno visto un confronto tra "decine di figure rappresentative del partito e il sondaggio delle forze attive della città", dalle quali il nome di Federica Fratoni è emerso in modo "nettamente maggioritario tra le preferenze". La consigliera regionale è quindi la candidata del Pd che la caldeggia immaginandola prima sindaca donna in un capoluogo della Toscana. Il suo nome, in realtà, ha raccolto consensi, ma ha anche provocato un terremoto tra le forze del centrosinistra e non solo.
Effetti a cascata sul neonato terzo polo che si è sfaldato. Dopo l’addio dei socialisti, infatti, anche Italia Viva ha fatto intendere di voler lasciare l’Alleanza riformista e liberaldemocratica, sempre in direzione della coalizione di centrosinistra a sostegno di Fratoni. Se il cambio di marcia non appare scioccante per il Psi e i civici di Spirito libero, non si può sostenere altrettanto per i renziani. "Non abbiamo ancora deciso niente, niente di ufficiale – precisa il capogruppo di IV Giovambattista Grasso –. Dibattito in corso. A risentirci il prossimo week-end". Per Azione invece tanto è bastato, il dado è tratto. "Abbiamo appreso tutto dalla stampa. Italia Viva per noi è un capitolo chiuso – commenta secco Iacopo Vespignani di Azione –. Coerentemente al nostro progetto, stiamo continuando a lavorare per il terzo polo, con un nostro candidato e un nostro programma. Giovedì ci siamo riuniti con i reduci ovvero il partito repubblicano, il gruppo dei riformisti e le associazioni con cui condividiamo ideali e lunedì (domani, ndr) ci troveremo per decidere il candidato. Lo sceglieremo tutti insieme tra i nomi che ognuno porterà. Un commento all’invito lanciato da Bojola ad unirci a loro? No, grazie. Farebbero meglio loro di Forza Italia a venire da noi e non viceversa. Nonostante i proclami, stanno con FdI e Lega... non ha senso. Una buona parte di FI potrebbe sedersi al tavolo con noi, magari con un nome come quello di Anna Maria Celesti – sorride Vespignani, sottolineando la provocazione nella provocazione –. Sono loro fuori luogo lì con quel gruppo, non noi nel nostro polo". La seconda certezza, tirando le fila dei candidati, si è concretizzata nel nome di Carla Breschi: medico, già consigliere comunale a Pistoia nella fila del Pd e attualmente capogruppo di Prima Pistoia, è la candidata sindaco per Italexit. L’annuncio ieri alla presenza in città del leader nazionale Gianluigi Paragone. "Con Breschi – ha detto Paragone – cominciamo un percorso, che per noi è importante, di consolidamento di Italexit anche qui a Pistoia. È una candidatura che ci inorgoglisce e che appartiene alla città".
Infine l’exploit del Partito 3V verità e libertà che, a sorpresa, ha presentato un nome per la corsa alle amministrative pistoiesi. Si tratta di Alessia Balia, 44 anni, musicista che attualmente si occupa di educazione parentale. Proprio ieri ha iniziato la sua campagna elettorale con uno stand in via Cino. "In tanti si sono fermati per conoscermi e per conoscere il movimento – commenta –. Il mio desiderio è portare la nostra voce in consiglio comunale". Resta invece una grande incognita: il Movimento 5 stelle che, si vocifera, potrebbe presto presentare un suo nome. Forse proprio il capogruppo Nicola Maglione.
Elisa Capobianco