La Cross di Pistoia salva altre vite. Dalla Striscia di Gaza sedici bambini. In quattro saranno curati al Meyer

La delicatissima operazione in Medio Oriente è stata coordinata dalla centrale diretta dal dottor Paolini. I piccoli e i loro accompagnatori, trentasei in tutto, sono arrivati a Bologna dall’Egitto con due voli speciali.

La Cross di Pistoia salva altre vite. Dalla Striscia di Gaza sedici bambini. In quattro saranno curati al Meyer

La delicatissima operazione in Medio Oriente è stata coordinata dalla centrale diretta dal dottor Paolini. I piccoli e i loro accompagnatori, trentasei in tutto, sono arrivati a Bologna dall’Egitto con due voli speciali.

La Cross di Pistoia si è resa protagonista di un altro importante intervento di carattere umanitario. Lo scenario è quello della Striscia di Gaza, territorio martoriato dall’offensiva israeliana: è da lì che sono stati tratti in salvo sedici bambini, di cui quattro saranno ricoverati al Meyer di Firenze. I piccoli, insieme ad alcuni loro familiari (trentasei accompagnatori in tutto), sono partiti ieri dal Cairo in Egitto, per atterrare nel tardo pomeriggio a Bologna. I quattro minori destinati al Meyer sono stati poi trasferiti in serata nell’ospedale fiorentino con ambulanze del volontariato sempre inviate dalla Cross, la centrale remota per le operazioni di soccorso sanitario che opera da Pistoia. Si tratta di un bimbo di cinque anni, una adolescente di quattordici e due fratellini di tre e cinque anni. "Non è la prima volta che la nostra regione apre braccia e cuore per accogliere e rendere ancora una volta effettivo il diritto alla salute di chi, nel proprio paese, non può vederlo soddisfatto, offrendo una speranza di cura", commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani. "Equità, accesso universale e lotta alle disuguaglianze – prosegue – sono i cardini della sanità pubblica ed allarghiamo le nostre braccia con convinzione: in presenza di conflitti e gravi emergenze come in questo caso, ma anche in assenza di guerre e cataclismi".

Gli aerei che dall’Egitto stanno portando in Italia bambini ed accompagnatori erano partiti mercoledì dall’Italia: da Pisa un C-130J dell’aeronautica militare, attrezzato con barelle, e da Pratica di Mare vicino a Roma un Atr-72 della Guardia di Finanza. Importanti le risorse messe a disposizione dal Centro di coordinamento area emergenze delle Misericordie della Toscana, anch’esso con sede a Pistoia: quattro soccorritori sanitari di livello avanzato, una mediatrice culturale di lingua araba, tre ambulanze e un van per il trasporto di pazienti. La missione rientra nell’ambito del Meccanismo europeo di Protezione civile, attivato dall’Oms ed è coordinata dal Dipartimento di protezione civile attraverso le Cross di Pistoia e di Torino, in collaborazione con i Ministeri interessati, Covi, Aeronautica militare, Guardia di finanza e Prefetture interessate all’accoglienza dei pazienti e degli accompagnatori.

I bambini, di cui alcuni vittime di traumi da guerra ed esplosioni, e gli accompagnatori si trovavano da tempo in Egitto. Segnalati sia dal Meccanismo europeo di Protezione Civile sia da parte delle autorità sanitarie egiziane, sono stati accolti prima della partenza dall’ospedale italiano "Umberto I" del Cairo, che ha svolto un ruolo fondamentale per il primo screening e per garantire assistenza prima del trasporto.