Prosegue senza sosta l’attività investigativa dei militari del Reparto Operativo Provinciale e della Stazione di Pistoia, dirette dai sostituti procuratori Leonardo De Gaudio e Linda Gambassi. E resta sotto sequestro l’appartamento di via Monteverdi, dove Ottavina Maestripieri è stata trovata senza vita, la mattina del primo giugno. Diversi oggetti sono stati sequestrati tra cui alcuni indumenti e il pigiama che l’anziana indossava, presumibilmente, al momento del decesso e con il quale è stata trovata al momento dell’arrivo dei soccorritori del 118. E’ stato lo stesso figlio Patrizio Ruscio, 60 anni ragioniere pistoiese, a chiamare la centrale del 118. Una telefonata che sarebbe partita intorno alle 7,30, anche se la sua presenza nell’appartamento di via Monteverdi, del quale possedeva le chiavi, risalirebbe quasi ad un’ora prima, stando agli accertamenti che gli inquirenti hanno svolto, dal momento che il cellulare dell’uomo avrebbe agganciato la cella della zona del viale Adua, probabilmente intorno alle 6,30.
Ed è sull’orario della sua presenza in casa della vittima che ruota un altro importante interrogativo. Perché evadere dalla detenzione domiciliare, cui era sottoposto dal tribunale di sorveglianza di Firenze dopo una condanna per truffa passata in giudicato, quando avrebbe avuto la possibilità di uscire di casa nella finestra dalle 10 alle 12 regolarmente prevista? Ruscio ha sempre sostenuto di aver avuto urgenza di parlare alla madre. Forse voleva chiedere ancora una volta aiuto alla persona che, come lui stesso ha ammesso, non glielo aveva mai negato. Ma ancora più inspiegabile è l’evasione di martedì 6 giugno, quando Patrizio Ruscio è uscito di casa, pur sapendo di essere indagato con l’accusa di omicidio volontario per la morte della madre. I carabinieri si erano presentati nella sua casa per notificargli l’ordinanza del tribunale di sorveglianza di Firenze dopo la segnalazione dell’evasione della prima mattina del primo giugno. Il 20 giugno Ruscio dovrà comparire davanti al giudice Caretto che gli chiederà perché è evaso due volte.