ALESSANDRO BENIGNI
Cronaca

La forza della memoria . Il ricordo di quattro eroi

Ieri la cerimonia alla Fortezza Santa Barbara in onore dei giovani fucilati nel ’44

Una foto della cerimonia. di ieri alla Fortezza Santa Barbara

Una foto della cerimonia. di ieri alla Fortezza Santa Barbara

Il meteo ’ballerino’ non ha rovinato la cerimonia solenne alla Fortezza Santa Barbara, dove sono stati ricordati Aldo Calugi, Alvaro Boccardi, Valoris Poli e Lando Vinicio Giusfredi, quattro ragazzi fucilati proprio all’interno della fortificazione dai fascisti nel 1944. La commemorazione è stata organizzata dal Cudir - Comitato unitario per la difesa delle istituzioni repubblicane del Comune di Pistoia. Nell’occasione è stata deposta una corona di alloro alla lapide che si trova all’interno della struttura medicea, in ricordo del sacrificio dei quattro giovani. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Alessandro Tomasi, il consigliere provinciale Matteo Giusti e altri rappresentanti istituzionali, oltre a vari esponenti di autorità territoriali e associazioni combattentistiche, nonché i parenti delle vittime e gli studenti degli istituti superiori del territorio. Gli studenti dell’istituto comprensivo Raffaello, in particolare, hanno letto alcuni brani tratti dal testo teatrale di Renzo Corsini "I ragazzi della Fortezza" e hanno eseguito alcuni interventi musicali nel corso della cerimonia.

Era il 31 marzo 1944 quando Aldo Calugi, Alvaro Boccardi, Valoris Poli e Lando Vinicio Giusfredi vennero prelevati dal carcere provvisorio delle Ville Sbertoli per essere condotti alla Fortezza Santa Barbara ed essere fucilati. Tutti insieme non raggiungevano gli ottant’anni. Il tribunale speciale fascista li aveva dichiarati renitenti alla leva perché non vollero arruolarsi nella Repubblica di Salò. I quattro ragazzi sono stati decorati nel 2007 con la medaglia d’oro al merito civile dal presidente della Repubblica. "È nostro compito, come istituzioni, ricordare e onorare ogni anno queste storie – ha detto Giusti –. Ma non basta una cerimonia. Dobbiamo far sì che la memoria di questi giovani coraggiosi diventi parte viva della coscienza collettiva, soprattutto per le nuove generazioni, affinché comprendano che la democrazia, la libertà, i diritti non sono mai dati per scontati".