La forza della volontà e delle note. Becattini emoziona piazza Duomo. Il Blues Festival regala una magia

Tra le esibizioni di Matteo Mancuso e quella di Mark Lettieri è arrivato lui e si è preso una pioggia di applausi "Ero io che io volevo fare un regalo al pubblico e a Giovanni Tafuro e invece lo hanno fatto a me".

La forza della volontà e delle note. Becattini emoziona piazza Duomo. Il Blues Festival regala una magia

La forza della volontà e delle note. Becattini emoziona piazza Duomo. Il Blues Festival regala una magia

PISTOIA

Quando le gambe non possono proprio ballare, allora sono gli occhi che suggeriscono una gioia immensa. E cominciano a brillare. Di una luce che abbaglia. Perché se la musica che fa eco in una piazza del Duomo vestita a festa è quella blues, non c’è spazio per altro se non la gioia di esserci, di lasciarsi attraversare da questa musica. Che per Nick Becattini è storia di una vita bellissima, la chitarra sempre in mano a casa a Pistoia come a Chicago, patria del mondiale genere.

È accaduta una magia durante il festival tra le esibizioni di Matteo Mancuso e quella di Mark Lettieri in quella piazza che trasuda note di blues autentico: è arrivato lui, Nick Becattini (Foto Stefano Di Cecio), a prendersi una pioggia di applausi e un abbraccio grande quanto più era possibile.

"Ero io che io volevo fare un regalo al festival, al suo pubblico e a Giovanni Tafuro – dice lui – e invece è finita che il regalo lo hanno fatto a me". Protagonista è stata insieme a Nick la traccia che lui stesso ha scritto dedicandola a Tafuro e a quella rassegna che lo ha accompagnato per tutta la vita dal titolo "Sweet home Pistoia". Una canzone nella quale vengono menzionate molte delle star della musica transitate in piazza ma anche tutti quei personaggi comuni che negli anni Ottanta e Novanta hanno lavorato a far funzionare il festival, dai tecnici al personale della sicurezza – con il ‘mitico’ Silvano Martini, per citarne uno – passando ai Tafuro, coi quali, assicura Becattini, ‘il successo è sicuro’.

"Lui ci aveva consegnato questa sua traccia e noi abbiamo pensato a come avremmo potuto creare un momento per lui indimenticabile – commenta il patron Tafuro -. Da lì l’idea di mettere la canzone in serata. È stata una cosa davvero bella e molto sentita dal pubblico. Ci siamo adoprati affinché in quella serata fossero presenti tutti coloro i quali Nick cita nel testo e ci siamo riusciti". "Questo pezzo mi sembrava un regalo doveroso – continua Nick - visto che i Tafuro hanno sempre aperto le porte a tanti musicisti locali e hanno fatto suonare in città tante persone. Volevo omaggiare un po’ tutta la macchina del festival. Quando ho spedito la canzone giovedì scorso a Giovanni lui mi ha detto di essersi emozionato nell’ascoltarla. Di lì a poco mi ha chiamato dicendomi che avrebbe avuto piacere a trasmettere il pezzo in piazza. Giovanni ha trovato il modo di ribaltare il senso di questa cosa: da un regalo a loro è diventato un regalo a me".

A ricordare il ‘blues feeling’ tra Pistoia e Becattini anche un emozionatissimo Fabrizio Berti, che ha ripercorso i successi di Nick, in un omaggio al genere stesso del blues, "una musica che chiede sacrificio e dedizione. Al blues non importa niente di chi sei e da dove vieni o di che colore è la tua pelle". A ‘Sweet home Pistoia’ hanno lavorato a titolo gratuito Michele Beneforti (producer, chitarra), Daniele Casalati (voce, cori), Emiliano Degl’Innocenti (voce, cori, chitarra), Cristiano Mungai (voce), Michela Paluca (cori, voce finale), Giacomo Vespignani (contro voce), Mimmo Mollica (armonica), Cris Pacini (sassofono), Keki Andrei (Hammond, piano), Carlo Romagnoli (basso), Enrico Cecconi (batteria), Andrea Pelatti (Golden Factory Studio).

linda meoni