Convocata per martedì 13 febbraio alle 19:30 la riunione del Consiglio comunale di Abetone Cutigliano che deciderà se tenere in vita l’attuale amministrazione o rimandare i cittadini alle urne già da giugno. L’ordine del giorno prevede al primo punto le comunicazioni di presidenza e Giunta, seguiranno un prelevamento al fondo di riserva, l’adozione di una delibera di Giunta e la comunicazione relativa a un’altra delibera. Infine, al punto numero 5, "la mozione di sfiducia al sindaco presentata dai consiglieri Andrea Formento, Veronica Scandagli, Diego Petrucci e Andrea Tonarelli", che andava obbligatoriamente discussa entro il 18 di questo mese. L’esito della votazione non è scontato, anche se tutti gli interessati si affannano a dire che il sindaco sarà sfiduciato, a meno che... Dei tre schieramenti emersi in modo chiaro, quello della minoranza capeggiata da Davide Costa conferma la linea sostenuta fin dagli albori di quella che è diventata la crisi: "Noi voteremo la mozione di sfiducia: è la presa d’atto che questa giunta è arrivata al capolinea. L’immobilismo che l’ha contraddistinta negli ultimi lunghi mesi ha danneggiato il Comune e i cittadini di Abetone Cutigliano e adesso i protagonisti di questa incresciosa situazione devono assumersi le loro responsabilità. Nonostante i tentativi di Marcello Danti, nessuna ipotesi di accordo con i pezzi dell’ex maggioranza ha raggiunto l’esito sperato. Questa – conclude Costa – è la conferma che la coalizione che si è presentata nel 2021 è riuscita nell’incredibile compito di affossare il governo che essa stessa aveva costruito. Per noi votare la chiusura di questa esperienza di non-governo è una questione di coerenza. Così come la coerenza ha voluto che rifiutassimo qualunque proposta di accordo".
Di diversa opinione il vicesindaco, Gabriele Bacci, racconta la storia dall’interno dell’esperienza amministrativa: "Ora sembra che la Giunta presieduta da Marcello Danti sia l’origine di tutti i mali, vedremo se martedì sarà confermato tutto quanto detto finora. D’altronde è quello il luogo preposto a dare corpo alle decisioni. Io non voterò la sfiducia, anzi, penso che la Giunta abbia fatto molte cose; mi sembra che le altre posizioni siano predeterminate e ben poco abbiano a che fare con il nostro lavoro. Il sindaco è stato equilibrato comportandosi da uomo delle istituzioni, mai ha fatto o detto cose di cui ci si possa vergognare. Tenuto conto dei progetti in corso, terminare questa esperienza amministrativa è sbagliato, tra l’altro vuol dire non usare un milione di euro arrivato per il Rondò Priscilla e completare il sistema d’innevamento programmato che dovrebbe essere finito a novembre di quest’anno. Penso anche che, se invece di essere solo quattro a lavorare, fossimo stati tutti si sarebbero potute fare molte cose in più". I quattro firmatari della mozione di sfiducia, Andrea Formento, Veronica Scandagli, Diego Petrucci e Andrea Tonarelli, ad oggi non commentano.
Andrea Nannini