REDAZIONE PISTOIA

La gratitudine dopo il disastro . Pergamene agli Angeli del fango

Grande partecipazione all’evento di Vignole, a un anno dall’alluvione che mise in ginocchio la città

La gratitudine dopo il disastro . Pergamene agli Angeli del fango

Grande partecipazione all’evento di Vignole, a un anno dall’alluvione che mise in ginocchio la città

Ricordando l’alluvione di un anno fa: sono arrivati in tanti, anche da fuori Toscana, all’appuntamento di ieri mattina nel Forum della Banca Alta Toscana di Vignole, per sentire gli interventi istituzionali sui lavori eseguiti e i progetti futuri e per la consegna di una pergamena di ringraziamento a chi ha contribuito ad aiutare Quarrata durante l’emergenza e i giorni difficili del dopo alluvione. Dopo l’introduzione del sindaco di Quarrata Gabriele Romiti, il presidente della Banca Alta Toscana Alberto Vasco Banci per gli onori di casa e dopo la proiezione del video di Tvl che racconta quei terribili momenti, il tavolo moderato da Marta Quilici è stato aperto da Bernardo Gozzini, amministratore unico del Consorzio Lamma, che ha spiegato ciò che avvenne, dal punto di vista meteorologico, il 2 novembre 2023.

"Il trend a cui assistiamo è l’aumento anomalo della temperatura in terra e nel mare Mediterraneo, che crea evaporazione ed energia che si accumula. Questo può originare fenomeni estremi sempre più spesso – ha spiegato Gozzini mostrando i grafici dell’estate 2023 con le temperature record annuali –. Quella mattina a causa delle masse d’aria fredda arrivate da Nord che hanno incontrato quelle d’aria calda e umida, si è creata un linea di convergenza sulla Toscana. Per capire l’eccezionalità dell’evento, sono caduti fino a 130-170 mm in 5-6 ore. Ma per vari fattori ci sono territori più o meno vulnerabili di fronte alla stessa quantità d’acqua che cade. Non è ancora possibile avere la certezza nelle previsioni – ha aggiunto Gozzini – ma, alla luce degli ultimi eventi e non solo in Toscana, il criterio dei tempi di ritorno forse non è più valido".

A spiegare le operazioni svolte dal Centro operativo intercomunale di protezione civile, aperto al Polo tecnologico dal 2 al 21 novembre 24 ore su 24, è stato il dirigente del Comune Alessandro Bertaccini: "Anche gli uffici che dovevano portare aiuto sono stati colpiti dall’evento rendendo tutto molto complicato", ha detto Bertaccini ricordando i più di 400 interventi attivati con 30 associazioni, 191 mezzi di protezione civile e 568 volontari. Alessandro Canovai, direttore operativo di Alia, ha precisato che nelle 100mila tonnellate di rifiuti presi in carico c’erano anche quelli provenienti dalle imprese: un fatto eccezionale che nelle altre Regioni colpite da eventi estremi non accade mai, mentre Nicola Perini, presidente di Publiacqua, ha sottolineato l’importanza, d’ora in poi, della cooperazione e coprogettazione, mentre è allo studio il nuovo sistema di interventi sul reticolo di fognature.

Iacopo Manetti, direttore del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, ha mostrato l’insieme degli interventi in somma urgenza realizzati nei giorni immediatamente seguenti il 2 novembre e nei mesi successivi su argini, ponti, alvei dei vari torrenti, e gli interventi programmati a mitigazione del rischio idrogeologico in attesa di essere finanziati. Il presidente della Regione Eugenio Giani ha chiesto di commemorare con il silenzio le otto persone che morirono in quei giorni in Toscana: "Ma con orgoglio posso dire che il nostro modello organizzativo ha funzionato, rispetto ad altre Regioni e anche a quello che stiamo vedendo all’estero. Riguardo alle azioni sui torrenti, dopo quelle fatte sui più grossi, ora occorre dare respiro al reticolo minore, individuare dove alzare gli argini e dare solidità". Non è stato fatto riferimento alle casse d’espansione ancora da realizzare, a Pistoia, come speravano invece alcuni cittadini presenti in platea.

"Il Comune di Quarrata e tutta la sua comunità ha saputo reagire – ha aggiunto Monia Monni assessore regionale alla Protezione civile –. Non tutti i territori hanno reagito al meglio delle proprie forze. Le prime somme urgenze sono riparazioni, come dei “cerotti“, ma ora bisogna programmare nuovi interventi per mitigare il rischio idraulico e per tutta la Toscana ci servirà 1 miliardo e 100milioni, perché questi eventi non sono più rari e in questa regione i sistemi idraulici non erano stati progettati per eventi estremi. Di pari passo dovremo lavorare sullo snellimento delle normative e sul contrasto al cambiamento climatico". Nella seconda parte della mattinata sono state consegnate le pergamene di ringraziamento a tutte le associazioni, enti, organizzazioni sportive, istituzioni, forze dell’ordine, non soltanto del territorio, ma anche di fuori provincia e fuori regione, che hanno dato disponibilità operativa sul territorio, o hanno donato beni di prima necessità o contribuito a vario titolo con erogazioni liberali.

Sul conto corrente aperto dal Comune in quei giorni sono stati raccolti 111mila euro: 14mila euro da erogazioni liberali da privati; 22mila euro da erogazioni liberali di imprese private grazie alla raccolta fondi promossa da La Nazione; 75mila 500 euro da erogazioni liberali da istituti sociali privati grazie alla raccolta fondi promossa da Anci Toscana. "La parte più bella in quei giorni tremendi è quella venuta dal mondo del volontariato, ma anche le istituzioni hanno cercato di fare il massimo – ha il sindaco – . Grazie a tutti per la solidarietà, oggi si ricorda anche l’importanza dell’aiuto reciproco".

Daniela Gori