La gratitudine oltre il dolore. La lettera di Fusco dopo il lutto

Lo scrittore, ex capo della Mobile, ha perso la moglie Martina, sessant’anni appena, in tredici giorni "Al San Jacopo abbiamo avuto calore e vicinanza. Quando la sanità è questa dobbiamo esserne orgogliosi".

La gratitudine oltre il dolore. La lettera di Fusco dopo il lutto

Antonio Fusco e la moglie Martina Giovazzino a Capo Nord, che hanno raggiunto in moto nel loro più recente viaggio, questa estate

Tutta la comunità pistoiese è rimasta profondamente e dolorosamente colpita dal gravissimo e improvviso lutto per il dottor Antonio Fusco, un uomo che ha dato tanto alla nostra città e a cui Pistoia è molto affezionata. Fusco ha dato tanto come investigatore, a capo della Squadra Mobile della questura di Pistoia per molti anni, e poi come dirigente della Divisione Anticrimine. Ha dato tanto come scrittore, mettendo Pistoia al centro di molti dei suoi romanzi noir e regalandole, nelle varie ambientazioni, affreschi storici e artistici di ampio respiro. Antonio Fusco, pochi giorni fa, ha perso la moglie Martina Giovazzino, appena sessantenne e in pensione da poco, anche lei fin da giovanissima appartenente alla Polizia di Stato, e madre dei loro figli, Gennaro e Chiara. Erano sposati da trentacinque anni.

Vasta e commossa la partecipazione al funerale che si è svolto in San Paolo. Ma oggi è il giorno in cui Antonio Fusco sente il desiderio di andare oltre, per un attimo, al suo dolore e scrivere alcune parole di gratitudine. Questo il testo della lettera che ieri ci ha inviato.

"In questo triste momento ritengo giusto esprimere il mio ringraziamento e quello dei miei figli per l’affetto di cui siamo stati circondati durante questi giorni terribili. Siete stati veramente in tanti a partecipare, di persona o a distanza, al nostro dolore. Ci avete sostenuto e aiutato oltre ogni nostra aspettativa. Un particolare ringraziamento devo indirizzarlo al personale dell’Ospedale San Jacopo di Pistoia, a iniziare dal Pronto Soccorso, che ha accolto Martina nel pomeriggio del 12 settembre, per finire con il Reparto Medicina e Geriatria setting C. Al dottor Nenci, alla dottoressa Armento, alla dottoressa Zogheri, alla dottoressa Carobbi, al dottor Bertinotti, alla dottoressa Giardina delle Cure Paliative, a tutte le infermiere e gli infermieri, alle operatrici e agli operatori sociosanitari del Reparto.

"Nei 13 giorni che io e mia figlia siamo stati al fianco di Martina abbiamo visto non solo tanta professionalità, ma anche un livello di accoglienza e partecipazione umana che ci ha commosso. Mia moglie è stata trattata come una mamma, una sorella, una figlia. Mentre si davano da fare per sottrarla al proprio destino, non è mai mancato il calore umano e la vicinanza, sia a lei che a noi. Quando la Sanità è questa, dobbiamo esserne orgogliosi e difenderla in tutti modi".

l.a.