La lotta al bullismo. Protocollo in Prefettura. Squadra in prima linea. Dalla parte dei giovani

Al tavolo presenti i rappresentanti istituzionali e delle forze dell’ordine. Un calendario di iniziative, ma anche l’impegno economico degli enti. "La violenza si combatte con l’inclusione e la formazione dei ragazzi". .

La lotta al bullismo. Protocollo in Prefettura. Squadra in prima linea. Dalla parte dei giovani

Al tavolo presenti i rappresentanti istituzionali e delle forze dell’ordine. Un calendario di iniziative, ma anche l’impegno economico degli enti. "La violenza si combatte con l’inclusione e la formazione dei ragazzi". .

Una task force per contrastare il disagio giovanile e il cyberbullismo. È quanto prevede il protocollo siglato ieri mattina in Prefettura, dal prefetto Licia Donatella Messina e da una pluralità di soggetti istituzionali, di cui fanno parte, tra gli altri, le due Società della salute (Pistoia e Valdinievole), il Comune e la Provincia di Pistoia, la Fondazione Caript, i vertici delle forze dell’ordine e l’Ufficio scolastico provinciale.

"Siamo al terzo rinnovo di questo protocollo – ha spiegato il prefetto Messina –, che mira a presentare e proporre ai giovani iniziative per il contrasto del bullismo, cyberbullismo e ogni forma di devianza giovanile". La prima di queste – è stato spiegato – è prevista per il prossimo 15 novembre e riguarderà un confronto tra i giovani e il procuratore generale militare Marco De Paolis, noto per aver dedicato gran parte della sua carriera alla ricerca della verità e della giustizia per tutte quelle famiglie vittime di stragi ed eccidi della seconda guerra mondiale. Una seconda iniziativa è in programma per i primi mesi del 2025 e riguarderà un concorso di idee, rivolto ai giovani, sempre sul tema del disagio giovanile e del bullismo. "L’obiettivo del protocollo – ha osservato il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi – è quello di fare sinergia, di incrociare le politiche che ognuno di noi fa per i giovani, per il disagio giovanile e per la povertà educativa, in modo da non disperdere le risorse e di intervenire su quei ragazzi che per varie ragioni, non soltanto di carattere economico, hanno difficoltà e incontrano problemi. La collaborazione con gli altri enti è sempre stata ottima e credo sia anche il momento di incrementarla, cercando sempre qualcosa di innovativo, perché la società, i ragazzi e il disagio cambiano".

Parlando delle risorse necessarie ad attuare i progetti dedicati al contrasto del disagio giovanile, il sindaco Tomasi ha aggiunto che queste "sono già presenti nei bilanci degli enti locali, come in quelli della Fondazione Caript". "Noi, per esempio – ha detto ancora Tomasi – in questi anni abbiamo cercato di cambiare la nostra progettualità. Prima avevamo dei centri educativi dove venivano seguiti i ragazzi che erano in carico ai servizi sociali. Oggi abbiamo anche un centro per le famiglie, che ha sede in piazza Duomo, al quale tutti si possono rivolgere per capire quali sono le opportunità per i giovani, dallo sport al contrasto del disagio sociale, fino alle opportunità educative. Penso, ad esempio, al cinema all’aperto a Monteoliveto, alle giornate per pulire la città, ma anche alle occasioni legate al gioco, che favoriscono l’aggregazione. Inoltre insieme, agli Istituti raggruppati, abbiamo aperto l’Officina delle opportunità, il Melos, che è un luogo dove si fa teatro, musical e lì possono andare tutti i ragazzi, non solo quelli seguiti dai servizi sociali". "Questo protocollo – ha commentato Ilaria Baroni, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale – è importante perché è un tavolo corale, dove i vari soggetti pubblici, insieme alla scuola, si pongono al fianco dei giovani. Il tema importante, secondo me, è far percepire ai giovani che le istituzioni sono insieme e sono vicine a loro. Questo mi sembra il messaggio più rilevante".

Patrizio Ceccarelli