La maratona di beneficenza per Matilde

L'Associazione Matilde Capecchi organizza "Natale Solidale - Panettoni Artigianali" per finanziare un vibratomo per trattamenti oncologici. Panettoni prenotabili online e in negozi, proventi per la ricerca.

La maratona di beneficenza per Matilde

L'Associazione Matilde Capecchi organizza "Natale Solidale - Panettoni Artigianali" per finanziare un vibratomo per trattamenti oncologici. Panettoni prenotabili online e in negozi, proventi per la ricerca.

Anche quest’anno si rinnoverà l’iniziativa di beneficenza "Natale Solidale – Panettoni Artigianali", il cui ricavato servirà stavolta a finanziare l’acquisto di un vibratomo, per la scelta dei trattamenti rivolt ai pazienti oncologici. Lo hanno anticipato nei giorni scorsi gli esponenti dell’"Associazione Matilde Capecchi – Margherita Silenziosa", intitolata alla giovane di Casalguidi scomparsa prematuramente nel 2020 a soli 19 anni. I panettoni da 750 grammi, al cioccolato o all’arancia candita, sono già prenotabili sul sito web dell’associazione (www.associazionematildecapecchi.it) o per via telefonica (3398558025) e saranno ritirabili a partire dal 2 dicembre prossimo nei bar e negli esercizi commerciali che aderiranno al progetto (seguendo le modalità che saranno comunicate dall’Associazione Matilde Capecchi). L’offerta minima per ogni panettone è di 23 euro e i proventi serviranno come detto a raggiungere la somma necessaria per l’acquisto di un vibratomo a favore della Fondazione Pisana per la Scienza. Si tratta di uno strumento capace di creare modelli tridimensionali realistici in grado di prevedere (dall’analisi di campioni biologici) il modo in cui i pazienti oncologici risponderanno ai farmaci. E di ridurre così il rischio di trattamenti inefficaci per il paziente, selezionando così solo quelli con le migliori probabilità di successo. "Un’iniziativa che portiamo avanti ormai da anni – ha commentato Bernardo Capecchi, padre di Matilde e membro dell’associazione – e che si è sempre contraddistinta per la generosità mostrata dalla comunità, e non solo".

Giovanni Fiorentino