REDAZIONE PISTOIA

La mitragliera dello Scirè è tornata Era sul sommergibile affondato

“Breda31“ era alla Fortezza fin dal 1985 ed è stata restaurata grazie al Rotary club Pistoia Montecatini. Solenne cerimonia alla presenza del sindaco Tomasi: "È un monumento e dovrà avere una sede adeguata".

La mitragliera dello Scirè è tornata Era sul sommergibile affondato

Ci sono eventi che vanno oltre il semplice dovere di cronaca, perché riguardano la sfera più intima dei ricordi che, più o meno consapevolmente, fanno di noi ciò che siamo e sabato mattina, alla Fortezza Santa Barbara di Pistoia, è accaduto proprio questo: è stato celebrato il ritorno della mitragliera Breda 31 in dotazione al sommergibile Scirè, affondato nelle acque del porto di Alessandria dalla flotta inglese nel 1942. Dopo un accurata opera di restauro la mitragliera è stata ricollocata nello spazio che occupava dal 1985, dopo essere stata recuperata dalle acque del Mediterraneo dove, per anni, il sommergibile l’aveva custodita, insieme ai corpi dei marinai. È però in attesa di trovare un alloggiamento migliore, anche perché – come ha detto il sindaco Alessandro Tomasi durante il suo saluto – la mitragliera è, a tutti gli effetti, un monumento e come tale va trattata, trovando una collocazione che la preservi dalle intemperie. Nel 2009 l’Associazione Betasom tentò di promuoverne il restauro, ma senza esito, a causa della mancanza di fondi.

Nel 2020 il Rotary Club Pistoia-Montecatini, per l’interessamento dell’allora presidente Luciano Buongiorno, si è accollato l’onere del restauro che ha portato al risultato di oggi. Nel suo saluto Buongiorno ha ricordato il legame con la memoria del sommergibile. "Sciré" è il nome di una regione dell’Etiopia dove l’Esercito Italiano vinse un’importante battaglia che però costò la vita a molti giovani dell’83° reggimento di fanteria Brigata Gavinana, con sede a Pistoia. Fra loro c’era il caporale maggiore Giovanni Marini, medaglia d’oro alla memoria.

Fu per ricordare il loro eroismo che il sommergibile venne chiamato Scirè. E se grazie al contributo di sessanta soci Rotary la mitragliera è stata recuperata, Buongiorno ha tenuto a ricordare l’eccellenza del lavoro svolto dall’architetto Tommaso Fedeli, che ha materialmente provveduto al restauro, la preziosa consulenza della Soprintendenza alle belle arti Firenze per le indicazioni esecutive, nonché il Comune di Pistoia, Sandra Tucci per Musei di Pistoia e l’Associazione Marinai d’Italia la cui collaborazione è stata fondamentale.

Il saluto portato dall’Ammiraglio di Divisione Pierpaolo Ribuffo, ha voluto dare rilevanza al ricordo, un tributo d’onore al sacrificio di chi, in silenzio, ha servito e ancora oggi serve la Patria per salvaguardare i principi della democrazia. Così l’Ammiraglio Giovanni Gumiero, Presidente Anmi Sommergibilisti, ha richiamato l’attenzione sul valore di servizio e degli uomini che animano, e vivono, le vicende dei mezzi navali.

È stata una cerimonia emozionante, in particolare nelle parole di monsignor Antonio Vigo che ha ricordato la messa che celebrò dal ponte della nave Anteo nel 1985, davanti alle urne dei quarantadue uomini dell’equipaggio, oggi sepolti nel Sacrario dei Caduti d’Oltremare, a Bari. Monsignor Vigo ha commosso anche oltre, anticipando la presenza dell’ospite più illustre, Gustavo Parazzini, l’unico in vita fra i superstiti della Corazzata Roma, affondata dai tedeschi al largo dell’Asinara dopo l’armistizio del 1943, e ha espresso il sogno di avere nel porto de La Spezia un monumento a ricordo di quest’altra tragedia. Quanto a Gustavo Parazzini, è un giovanotto di quasi 102 anni, che con meravigliosa energia ha letto la "Preghiera del marinaio" insieme al Comandante Gruppo Incursori Luca Pirovano, e dal più giovane dei suoi marinai.

Alessandra Chirimischi