REDAZIONE PISTOIA

"La Montagna a fumetti". Storie di emigrati

La quinta edizione de "La Montagna a Fumetti 2024" si conclude a Marliana con la valorizzazione delle storie di emigrazione locali e il legame con gli Stati Uniti, attraverso la donazione di disegni al museo di Buffalo.

A Marliana la conclusione in grande stile della quinta edizione de "La Montagna a Fumetti 2024", un’avventura durata sette mesi e che ha toccato molti dei comuni della provincia, all’ombra della "Necessità del Viaggio", bisogno ispiratore della manifestazione nella quale l’Associazione Convivio OdV, Arte, Storia, Territorio, guidata da Gabriele Carradori, ha voluto raccogliere e raccontare alcune tra le migliaia di storie di emigrazione del nostro territorio provinciale. "Persone, alcune divenute famose in tutto il mondo, basta pensare a Yves Montand ed a Ferdinando Innocenti – scrive il presidente Carradori – altre da ricordare come per Pescia Francesco Buonvicini, il primo a portare nel nostro territorio nel XV secolo il gelso bianco, dando il via ad una secolare industria serica, ma soprattutto le tantissime persone spinte a cercare altrove migliori opportunità di crescita e di vita. Tra le tante storie che abbiamo proposto in questa edizione che ha raccolto 1601 euro, ce ne è stata una meno nota, che ci parla del legame tra Marliana e gli Stati Uniti, oltre quella della ben più celebre della famiglia Giuliani; una storia tra le tante di un sogno americano che ha portato un giovane imprenditore, Joseph Parenti, figlio di emigrati da Serra Pistoiese, a fondare una casa automobilistica a Buffalo – conclude Carradori – tra i primi a brevettare modelli con ammortizzatori indipendenti". Dalla ricerca è nata una relazione con il museo di Buffalo, a cui sono stati donati dei disegni originali realizzati in Carta Magnani da Riccardo Lenski e Giulia Corilli raffiguranti Parenti e uno dei suoi modelli, sostenuta dal Comune di Marliana, nell’ottica di riconsolidare un legame storico culturale tra questi due mondi lontani.

Andrea Nannini