L’Aglianese ospita l’Imolese (oggi, ore 14,30, allo stadio comunale Bellucci) per tornare alla vittoria in casa che manca dal 22 ottobre (1-0 col Corticella). È la seconda giornata di ritorno e l’Aglianese viene da una vittoria esterna col Borgo San Donnino seguita ad una profonda trasformazione della squadra attuata nel mercato soprattutto in attacco e a centrocampo. In attacco sono andati via Bocalon e Lika e sono arrivati Della Pietra, Mascari e Vanni. "Con i nuovi innesti siamo migliorati sicuramente dal punto di vista numerico – spiega Baiano – perché prima avevo solo due attaccanti e ora ne ho quattro, poi il tempo dirà se siamo diventati più o meno forti. Certo che in attacco dobbiamo essere più cinici e cattivi sotto porta". L’allenatore neroverde promuove senza riserve il lavoro fatto dalla società nella campagna acquisti invernale. "Sono convinto che abbiamo fatto buon mercato – dice – soprattutto mirato su quello che ci mancava, sono arrivati giocatori che reputo importanti per questa categoria e penso abbiamo fatto un passettino in avanti".
Battere l’Imolese significherebbe molto in termini di classifica perché permetterebbe di raggiungere a quota 27 la squadra romagnola attualmente al settimo posto e di mettere in fila due successi consecutivi, cosa che non succede appunto da ottobre. Baiano ha caricato la squadra per il ritorno alla vittoria al Bellucci ma non si nasconde le difficoltà della partita. "L’imolese è una squadra forte – sottolinea – ha dei giovani molto interessanti e dei giocatori esperti molto bravi, sarà una gara complicata e il campionato è difficile in quanto ogni avversario ha individualità importanti e organici che possono mettere in difficoltà qualunque formazione. Ho molto rispetto dell’Imolese – aggiunge il mister – che ha fatto risultati importanti ma penso che anche loro rispettino l’Aglianese". Baiano si aspetta molto dai nuovi ma soprattutto dal collettivo. "Con i nuovi innesti possiamo dare qualcosa in più nel rendimento casalingo – dice – ma la questione non è di singoli bensì di squadra".
Giacomo Bini