ARIANNA FISICARO
Cronaca

La nuova Rsa è stata completata: "Già trasferiti tutti i pazienti"

La struttura di Pieve a Nievole è ricca di ambienti preziosi, perché era destinata diventare un resort turistico. I 45 lavoratori sono passati alla cooperativa La Salute di Lucca, che gestirà la residenza per anziani.

La nuova struttura che ospita la Rsa è un antico casale che doveva inizialmente opsitare un resort di lusso

La nuova struttura che ospita la Rsa è un antico casale che doveva inizialmente opsitare un resort di lusso

Qualche mese di prevedibile ritardo, ma la Rsa di Pieve a Nievole è adesso attiva. Da circa una settimana i circa 65 anziani, tra i 54 ospiti non autosufficienti e i frequentatori del centro diurno per malati di Alzheimer, sono stati trasferiti nelle loro nuove camere, di quello che doveva essere inizialmente un resort turistico di lusso a Pieve a Nievole. Nonostante i tempi stretti e le prevedibili difficoltà tecniche calcolate, gli anziani ospiti sono stati trasferiti tutti lo scorso fine settimana e i 45 lavoratori sono stati sottoposti al contratto con la nuova cooperativa La Salute, di Lucca, che gestirà la residenza per anziani.

"Lo scorso fine settimana è stato effettuato il trasferimento degli ospiti – ha detto la presidente della Società della salute Simona De Caro, nonché sindaco del Comune di Monsummano dove l’Rsa Stella si trovava prima – e a breve ci sarà anche l’inaugurazione. Devo dire che hanno lavorato alacremente tutti per riuscire in questo progetto e ci stanno arrivando tanti messaggi positivi in tal senso". Da quanto emerso, pare che sia stato risolto anche il problema della cucina, che nella sede dell’ospizio di Monsummano, era interna.

"Il passaggio degli ospiti sia della Rsa che del centro diurno per i malati di Alzheimer è stato compiuto – ha detto il direttore della Sds Stefano Lomi – abbiamo ripreso i lavori per la conversione della vecchia Rsa Stella nell’ospdeale di comunità a Monsummano. Qui a Pieve siamo ora in una fase di assestamento, ma siamo anche soddisfatti, perché è un ambiente nuovo che doveva essere una struttura ricettiva di alto livello e si è trasformata in una struttura a misura di famiglia che non evoca per nulla le strutture ospedaliere. Le camere infatti quelle delle case degli ospiti, con le travi e con servizi classici delle abitazioni e non delle strutture assistenziale. Gli ospiti sono in una fase di organizzazione – chiude Lomi – perché sia loro che gli operatori devono prendere dimestichezza con i nuovi ambienti, ma pensiamo di inaugurare non appena si saranno assestati e quindi pensiamo verso i primi di marzo. L’ambiente, anche da un punto di vista formale, è a posto e da lunedì scorso la Cooperativa La Salute di Lucca è diventata titolare dei contratti dei dipendenti".

Arianna Fisicaro