Parafrasando l’indimenticabile Beppe Viola, cinquantatré anni di vita, 105 pallavoliste tesserate, numeri in costante crescita, ma la sensazione di essere trascurati da chi di dovere. Così parlò Francesco Barbasso, il presidente della Pallavolo Milleluci Casalguidi, società storica del nostro volley provinciale, con atlete che vanno dai 6 anni in avanti e squadre S3, Under 12, 13, 18, Seconda Divisione e Prima Divisione Territoriale. In sostanza, un bel movimento per la realtà di Casale, ma tanta angoscia per il futuro. E non da ora. "Nonostante queste cifre, abbiamo avuto una notevole riduzione di disponibilità degli spazi della nuova palestra di Casalguidi e a orari difficili da sostenere – evidenzia Barbasso –, con notevoli problematicità per il sodalizio e le famiglie delle giocatrici. Siamo costretti, infatti, a rivolgerci ad altri comuni: Quarrata, Pistoia e Agliana. Comuni che ringraziamo dell’accoglienza, ma gli spostamenti comportano ulteriori criticità".
Dopo aver penato anni e anni per la chiusura del mega impianto, rimesso a nuovo dall’amministrazione comunale, i guai non accennano a finire. "Da 20 ore e mezza dello scorso anno siamo scesi a 12: ore tolte soltanto alla nostra società e per di più con un palo che sorregge una rete laterale fuori uso da ottobre. Perché tutto ciò a noi?". Una domanda che non può restare senza risposta.
Gianluca Barni