PISTOIAI centri di ascolto e centri operativi delle due Caritas diocesane di Pistoia e di Pescia nel primo semestre del 2024 hanno incontrato complessivamente 2.552 persone, con un aumento del 9,3% rispetto allo stesso periodo del 2023. L’incremento si deve principalmente alla maggiore capillarità della ricerca sul territorio pesciatino, mentre in riferimento a Caritas Pistoia le presenze restano tutto sommato costanti rispetto all’anno precedente (-2,8%), ma comunque costantemente superiori rispetto agli anni pre-covid, con un aumento in doppia cifra (+10%). È quanto emerge dal Rapporto Caritas 2024, presentato ieri nell’aula magna del Seminario vescovile di Pistoia, di fronte ad una vasta platea di rappresentati delle istituzioni, sindacati, esponenti di associazioni e cittadini. La maggior parte delle persone incontrate dalle due Caritas hanno nazionalità straniera, seppur la differenza con gli italiani attesti una forbice inferiore ai 10 punti percentuali (54,5 a 45,5). La popolazione straniera maggiormente rappresentata è quella dell’Albania seguita a pochi decimali da quella del Marocco. La presenza albanese è forte su entrambi i territori, mentre la popolazione marocchina è soprattutto concentrata sul territorio della Diocesi di Pistoia, dove risulta addirittura la prima nazionalità straniera (26,8% del totale degli stranieri incontrati dai Centri di Caritas Pistoia). La terza nazione più rappresentata è quella della Nigeria, che ha una maggiore concentrazione percentuale nella Diocesi di Pescia (22,7% del totale degli stranieri incontrati dai Centri di Caritas Pescia).
Tra gli altri dati che vanno a costituire l’ossatura delle maggiori problematicità riscontrate nel dossier 2024, emerge come circa un terzo degli italiani che hanno richiesto aiuto sia over 65, confermando il trend che vede un aumento dell’età anche negli stranieri (il 6,6% ha più di 65 anni). Il 20% del totale delle persone incontrate dalle Caritas delle due Diocesi risulta occupato, confermando l’aspetto dell’aumento dell’incidenza del lavoro povero che il territorio sta vivendo ormai da tempo.
"La prima cosa che emerge - ha evidenziato Giovanni Cerri, referente dell’Osservatorio povertà e risorse della Caritas diocesana di Pistoia - è che la provincia di Pistoia si configura a livello regionale come una delle più critiche dal punto di osservazione di Caritas, perché se sommiamo i valori delle due diocesi siamo la terza provincia della Toscana per il numero di persone accolte e seguite da Caritas". "Le persone accolte nei primi sei mesi del 2024 dai centri Caritas della Diocesi di Pescia - ha affermato Rossella Falvella, referente dell’Osservatorio della Caritas pesciatina - sono state circa 700, un numero enorme se si considera che in tutto il 2023 avevamo avuto la stessa cifra". Patrizio Ceccarelli