PISTOIA
Rimane stazionario il posizionamento della nostra provincia, a metà del guado a livello nazionale, nella classifica della qualità della vita redatta, come ogni anno, da "Italia Oggi". Dopo il 54° posto conquistato nel 2023, per l’anno in corso Pistoia arretra di una casella posizionandosi al 55° lasciandosi alle spalle, però, quasi metà Toscana. Infatti, nel confronto con le altre province del Granducato il nostro territorio è al sesto posto mettendosi dietro Lucca (58°), Arezzo (59°), Massa Carrara (61°) e Grosseto (64°) finendo poco dietro Livorno che è 53°. Ben più ampio, invece, il divario con le prime quattro col gruppo guidato dal capoluogo Firenze che sta nella top-10 all’ottava posizione.
E’ questo quello che emerge dall’analisi che "Italia Oggi" ha pubblicato grazie al lavoro realizzato in collaborazione con Ital Communications e l’Università "La Sapienza" di Roma e che prende in esame ben 92 indicatori che vengono poi racchiusi in otto macro-categorie che vanno a comporre quella che è la graduatoria finale guidata da Milano davanti a Bolzano e Monza. Complessivamente Pistoia risulta essere nella parta bassa dell’elenco delle province che vengono definite "accettabili" e dove, di fatto, ci sta dentro quasi tutta la Toscana (eccezion fatta la sola Grosseto): questo sta a significare che comunque si punta a guardare verso l’alto, e al Nord, marcando in maniera ancora più netta il divario che si va via delineando, anno dopo anno, con il Meridione.
Passando ai singoli parametri analizzati, il comparto che risulta essere il migliore per il nostro territorio è quello della popolazione che vale la trentaquattresima piazza: qui ci rientra il saldo fra nati e morti unitamente a quello che è il flusso migratorio, mentre la voce più carente è indubbiamente quella che riguarda la salute con appena l’80° posto su scala nazionale. Questo dipende da pochi posti letto in ospedale, dalla dotazione relativamente bassa di apparecchiature diagnostiche di livello un po’ dappertutto, se si eccettua i capoluoghi di regione dove ci sono le strutture più grandi a livello ospedaliero.
Nonostante questo, la nostra provincia è addirittura in risalita di ben quindici posizioni per quel che concerne il tema salute rispetto alla classifica del 2023, la crescita risulta essere nettamente la migliore fra le otto macro-aree tenute in condiderazione.
Non va bene nemmeno la voce ambiente che si posizione appena il 73° posto, così come la sicurezza (67°) e il lavoro (62°) tenendo presenti quelli che sono i dati relativi a occupati e disoccupati oppure fra imprese registrate e cessate nel corso dell’anno secondi i numeri della Camera di Commercio.
Infine, si difende egregiamente il turismo con la 42° piazza che rialza la media rispetto ad altre voci più preoccupanti: resta il fatto di una Pistoia che viaggia costantemente a centro classifica, una consuetudine che oramai va avanti da qualche anno – sicuramente dal post-Covid in poi – senza riuscire a trovare un guizzo per risalire definitivamente la china.
Saverio Melegari