REDAZIONE PISTOIA

La ricerca della verità: "Disastro colposo". La Procura studia le carte del convento

Al vaglio tutti i lavori eseguiti, i contratti, i permessi e le liberatorie. Si va verso la nomina di un consulente tecnico e l’incidente probatorio. Possibile che ci si trovi di fronte a un elevato numero di indagati .

La ricerca della verità: "Disastro colposo". La Procura studia le carte del convento

La ricerca della verità: "Disastro colposo". La Procura studia le carte del convento

Saranno le indagini della Procura di Pistoia ad accertare le cause del crollo del solaio di una delle stanze dell’antico convento di Giaccherino durante al festa di matrimonio di due giovani sposi, entrambi di 26 anni, Paolo Mugnaini, di Scandicci, e Valeria YBarra, originaria del Texas. Il solaio ha ceduto poco dopo le sette della sera di sabato 13 gennaio, quando la festa stava per finire e gli ultimi invitati (che in origine erano almeno 180, arrivati anche dagli Stati Uniti) ballavano insieme agli sposi, con la musica del dj.

Sessanta persone, compresi gli sposi, sono precipitate nel vuoto per almeno cinque metri e venti di loro sono ancora ricoverate nei diversi ospedali. Tre in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita.

Le indagini dei carabinieri sono dirette dal procuratore capo Tommaso Coletta (nella foto al centro, di Acerboni/Fotocastellani), e dal sostituto procuratore Chiara Contesini.

Le ipotesi di reato per cui si procede sono due e la prima è il disastro colposo, punito da uno a cinque anni di reclusione. La seconda ipotesi è quella di lesioni colpose che prevede, però, la procedibilità a querela di parte, ovvero delle persone che, in questo disastro, sono state danneggiate in qualche modo, perchè sono rimaste ferite o anche perchè hanno riportato traumi psichici e stato di shock.

Difficile in questo momento prevedere quante di loro decideranno di presentare una denuncia all’autorità giudiziaria anche in previsione di una richiesta danni.

Gli inquirenti hanno già cominciato ad acquisire la documentazione sull’immobile. Una documentazione ampia che comprende tutti i lavori che sono stati eseguiti nel tempo, i restauri e i permessi che hanno consentito un uso dell’antico convento per gli eventi e le cerimonie.

Tutto sarà vagliato, e per questo si studiano la parte amministrativa, i contratti di affitto, le liberatorie. Presto sarà nominato un consulente della Procura a cui saranno posti quesiti mirati ad ampio raggio. La perizia che ne deriverà sarà una radiografia di quello che è accaduto e perchè e sarà quindi un passo fondamentale nella ricerca della verità.

E’ a questo punto che si aprono le due strade possibili, dal punto di vista investigativo: gli accertamenti del pubblico minisero oppure l’incidente probatorio, atto irripetibile che presuppone le garanzie difensive per le persone indagate, che avranno quindi il diritto di nominare non soltanto un proprio legale, ma anche un proprio perito.

Gli indagati potrebbero essere molti, e ognuno per la sua porzione di responsabilità, a comporre un quadro che possa portare gli inquirenti ad accertare la verità su questa tragedia sfiorata.

Una questione che sarà sciolta in questi giorni in attesa che tutta la documentazione affluisca negli uffici della procura.

Intanto negli uffici del comando del comando provinciale dell’Arma si sentono le persone, il primo, come riportiamo in queste pagine è stato il fotografo ufficiale della festa di sabato scorso, poi saranno sentite anche le persone che sono rimaste ferite. Lo sposo, che aveva firmato il contratto di affitto della struttura per la festa, non è stato ancora sentito dagli inquirenti.

L’ex convento di Giaccherino è sotto sequestro.

l.a.