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La rinuncia alla candidatura ’Il paese che vogliamo’ dice basta

Simone Ferrari spiega perchè la lista civica guidata da Davide Costa non correrà per le amministrative "Il tema dei giovani e del futuro era molto sentito, ma in una montagna ’vecchia’ tutto deve restare com’è".

La rinuncia alla candidatura ’Il paese che vogliamo’ dice basta

"Il paese che vogliamo" ha annunciato che non presenterà la propria lista. Quindi diventa a due la corsa per la poltrona di sindaco del Comune di Abetone Cutigliano. L’annuncio è stato dato da Simone Ferrari che della lista civica guidata da Davide Costa era il candidato in pectore e che spiega anche i motivi che li hanno portati alla decisione di rinunciare alla corsa.

"Grazie! Quando il discorso di un politico inizia con il grazie – scrive Ferrari – significa che questo politico deve “lisciare“ qualcuno, imbonirsi qualche centro di potere, far dimenticare qualche “malefatta“. Invece, quando i miei discorsi iniziano con la parola “grazie“, significa che c’è di mezzo un saluto, la fine di un percorso. Tre mesi fa, dopo aver parlato con la mia famiglia stretta e quella allargata e con i miei colleghi di lavoro, avevo deciso che mi sarei candidato a sindaco di Abetone Cutigliano. In quattro de “Il paese che vogliamo“ avevano deciso di candidarsi con me, gli altri avevano dato la loro disponibilità ad aiutarmi. La mia idea era quella di fare una lista né di destra né di sinistra, ma “di sopra“, perché i fondamenti dovevano essere gli obiettivi e non i partiti. Programma fatto, un turbinio continuo di idee per provare a cambiare il volto a questo pezzo di montagna, persone che mi chiedevano di candidarmi e di portare avanti qualcosa di diverso per potersi “salvare“ da questa situazione. Poi? Poi mi sono scontrato con la realtà! Le voci che la presenza di tre liste avrebbe aiutato quella di centrodestra hanno iniziato a farsi pressanti nei confronti di tutto il mio gruppo, al punto da convincerci a valutare la possibilità di fondersi con la lista di Gabriele Bacci. E qui – scrive ancora Ferrari – è iniziata la fine. Oltre un mese passato a cercare incastri, a ricevere proposte e controproposte sempre più deludenti. Avevo accettato di fare un passo indietro lasciando quindi il ruolo di candidato sindaco a Bacci, ma anche questo non è bastato.

"Ho insistito perché una grande persona come Davide Costa avesse un ruolo nell’eventuale amministrazione, ma questo non andava bene perché era troppo di sinistra (non scordatevi questo passaggio, quando andrete a votare!). A quel punto ho fatto un altro passo indietro, rifiutando ogni incarico in caso di vittoria. Nella nostra carta degli obiettivi, sì perché noi non avevamo un programma elettorale, ma degli obiettivi da raggiungere, il tema dei giovani e del futuro era molto sentito. Ma in una montagna vecchia – conclude –, tutto deve rimanere così com’è adesso, perché “si è sempre fatto così“.

Andrea Nannini