Attività consultoriali, prevenzione oncologica al femminile (senologia e ginecologia), accompagnamento per le gravidanze fisiologiche: è in un’unica struttura, al Ceppo, nell’idea della presidente della Società della Salute Pistoiese Anna Maria Celesti, che può e deve trovare casa un percorso ‘Salute della donna’. Si rinnova per Celesti la promessa di una battaglia in favore di questo nuovo servizio, certa che la sfida sia quella di "ripensare e potenziare la rete, anche alla luce della normativa regionale e nazionale e le riforme in atto dell’assistenza territoriale. Quello che auspico è gettare le basi per una ottimizzazione del servizio". A muovere la battaglia c’è una granitica convinzione: che la tutela della salute della donna sia un indicatore fondamentale della salute della popolazione e quindi anche della bontà ed efficienza delle politiche sanitarie e sociali sul territorio.
"Negli anni – analizza Celesti – sono emersi nuovi bisogni sociali. I consultori possono essere setting di percorsi di specialistica ginecologica ambulatoriale, all’interno di percorsi di presa in carico globale della donna. Fondamentali e imprescindibili sono la mediazione culturale e l’accesso diretto al servizio. Deve poi passar chiaro il messaggio che l’attività consultoriale non prevede una partecipazione al costo da parte del cittadino. Attenzione deve essere data quindi alla distinzione tra l’attività prettamente consultoriale e le prestazioni specialistiche ambulatoriali che rientrano in altro regime di costo. Infine, deve essere garantita ai cittadini la facile accessibilità delle sedi consultoriali con orari rispondenti sia ai bisogni dell’utenza sia alla possibilità di conciliare i tempi di vita e quelli del lavoro. Con questa affermazione voglio sottolineare l’importanza che i servizi sanitari devono essere a misura di cittadino. Il decreto ministeriale 77/22 stabilisce che l’attività consultoriale può svolgersi all’interno delle Case della Comunità, privilegiando soluzioni logistiche che tutelino la riservatezza. Essendo l’attività consultoriale caratterizzata da un approccio multidisciplinare e olistico, nonché da una attenzione alla complessità dello stato di salute della popolazione è necessario ‘aggiornare’ le attività consultoriali, incidendo sulla loro organizzazione valorizzandone il ruolo".
linda meoni