PATRIZIO CECCARELLI
Cronaca

"La scelta di don Massimo risponde al monito del Papa"

A sostegno del centro di accoglienza di Vicofaro si levano le voci di un gruppo di collaboratori del centro e...

Il professor Mauro Matteucci. firma la lettera dei collaboratori del centro di accoglienza. e dei residenti di Vicofaro

Il professor Mauro Matteucci. firma la lettera dei collaboratori del centro di accoglienza. e dei residenti di Vicofaro

A sostegno del centro di accoglienza di Vicofaro si levano le voci di un gruppo di collaboratori del centro e di abitanti del quartiere che in una lunga lettera a firma del professor Mauro Matteucci rispondono alle critiche rivolte all’opera di don Biancalani. Ne riportiamo alcuni brani.

"Nel pieno rispetto delle idee e nella costante volontà di stabilire un confronto e un dialogo con il Comitato per Vicofaro, riteniamo che le accuse siano non solo infondate, ma anche intrise di uno spirito apertamente ostile nei confronti di persone nel più estremo bisogno. Recentemente sono state vendute a prezzi elevati alcune abitazioni vicine alla chiesa. Non si sono mai verificate risse, ma tutt’al più litigi, pur sempre deprecabili, tra singoli che provengono da una quindicina di paesi dell’Africa, per futili motivi. Si è parlato di “accoglienza fuori controllo”, “una bomba ad orologeria”, quando l’opera di tutti collaboratori ha costantemente avuto finalità educativa.

Dobbiamo lamentare l’assenza e l’inadempienza delle istituzioni sia locali che regionali e statali di fronte al fenomeno epocale dell’immigrazione. La scelta di accogliere da parte di don Biancalani è la risposta generosa al monito di papa Francesco che invitava le parrocchie ad aprire le loro strutture ai fratelli migranti nel bisogno, richiesta peraltro ribadita dal vescovo Fausto Tardelli. L’accompagnamento dei fratelli e delle sorelle immigrati è qualcosa che ci interpella fortemente come Chiesa, ci è chiesto soprattutto in questo anno giubilare. Ci guida la parola chiara del Signore nei Vangeli “Ero straniero e mi avete accolto”.

Riaffermiamo – conclude la lettera – piena solidarietà con don Biancalani e con i giovani accolti, perché l’accoglienza è un servizio ai migranti, alla cittadinanza e allo Stato".