
Sono tornate le cicogne. Una coppia di volatili sta costruendo il nido sulla linea elettrica "Agliana – Poggio a Caiano" di Terna. Ad accorgersene e a fotografare l’esemplare intento alla realizzazione del nido con i rami secchi sono stati i tecnici della società che gestisce la Rete di trasmissione nazionale, nel comune di Quarrata. I tralicci delle linee elettriche di Terna hanno una struttura tale da permettere ai volatili di utilizzarli per costruire i propri nidi in sicurezza, compensando così la sistematica diminuzione di ambienti naturali adatti alla nidificazione. La linea elettrica che da Quarrata arriva a Poggio va così ad aggiungersi alle altre linee, circa una decina in tutta Italia, che ospitano ogni anno nidi di cicogne artificiali o spontanei. Sulla cicogna bianca avvistata però c’è anche un alone di mistero. Terna, nella nota inviata, descrive la cicogna fotografata come un esemplare "raro" che da moltissimi anni ("oltre quattro secoli di astinenza") non si faceva avvistare in Toscana.
Se così fosse, il volatile potrebbe essere oggetto di studio da parte degli esperti. La cicogna nera, ad esempio, è rarissima e il suo atterraggio in Toscana sarebbe un evento importante. Ma gli esperti predicano cautela, perché gli esemplari di cicogna bianca europea sono molto più diffusi e, secondo gli studiosi dell’Oasi WWF di Focognano, nidificano con frequenza da almeno quindici anni in Toscana, così come sono diffuse nel nord Italia (comprese le città più industrializzate come Milano, Torino, Biella) e lo stesso al sud. Diciamo che potrebbe non trattarsi di una ciconia ciconia comune, ma di una sottospecie più rara della famiglia delle ciconiidae. In ogni caso, la lieta notizia resta.
Le cicogne, rispetto ad altri volatili, non hanno grandi problemi di adattamento e fra esemplari selvatici e quelli fuggiti dai centri di recupero, il loro numero è in crescita. Una cicogna che nidifica in primavera, bianca o nera che sia, resta un avvenimento importante perché sta creando aspettative per la loro possibile stagione riproduttiva ed è per tutti un momento di gioia. La scelta del punto più alto del traliccio fa si che le infrastrutture di Terna, insieme con l’attenzione dell’azienda per la biodiversità, contribuiscono alla salvaguardia di specie anche rare o minacciate, tra gheppio, falco pellegrino, assiolo, cuculo, ghiandaia marina, chirottero e cicogna.
M. Serena Quercioli