L’onda lunga di un successo del tutto spontaneo, come si confà a quei lavori che nascono dall’anima e che a questa combinano sensibilità e professionalità. Nuova tappa venerdì 29 novembre alle 18.30 al Polo Puccini-Gatteschi (vicolo Malconsiglio a Pistoia), del lungo viaggio iniziato ormai anni fa per il libro "Senza pregiudizio" di Giuseppe Tesi, ‘figlio’ del cortometraggio "Stabat Mater" a cura di Electra Teatro. Un lavoro di grande struttura la cui genesi è da ritrovarsi nell’esperienza di laboratorio teatrale condotto con i detenuti del carcere di Santa Caterina in Brana che ha poi portato alla realizzazione del cortometraggio "Stabat Mater" liberamente tratto dall’opera di Grazia Frisina. A interpretarlo, diretti da Giuseppe Tesi, gli attori Melania Giglio e Giuseppe Sartori e un gruppo composto da una decina di detenuti, con riprese che per la maggior parte si sono svolte in carcere, a Pistoia, con scene girate anche in esterna alla fontana di Buren a Villa La Magia, nella saletta anatomica e del Ceppo, lungo la Brana e sulla spiaggia della Lecciona.
Il film, ricordiamo, mette insieme riflessioni e testimonianze di vita che qui s’intrecciano in un sincretismo di voci unito a parole poetiche per far udire quel grido spesso soffocato di uomini che, nonostante le cadute, ancora vogliono sperare nella vita e camminare nella possibilità di un riscatto personale. Al centro c’è il dolore di una madre, nella cui drammaticità c’è un’idea di "universale", qualcosa cioè che non conosce barriere di nessun tipo e che dunque è immediatamente condivisibile oltre che comprensibile. Nato come un’opera collettiva da un’idea di Tesi e di Electra Teatro, l’opera è stata sostenuta anche da un crowdfunding oltre che da risorse di associazioni, fondazioni, realtà di vario tipo che si sono riconosciute in questo progetto. "Quel che in questo lungo tempo è arrivato per Stabat Mater – commenta Giuseppe Tesi che al momento sta lavorando a un lavoro sulle vittime di violenza e i loro maltrattanti – è stato qualcosa nato in maniera del tutto naturale e spontanea. Abbiamo portato questo lavoro persino in Senato e alla Filmoteca Vaticana e, ultima tappa, al Lucca Film Festival. ‘Stabat Mater’ è diventato un po’ il figlio di tutti. Piace perché probabilmente si è dimostrato capace di aprire una riflessione profonda sulla compassione, sentimento che tutti abbiamo bisogno di ritrovare. Il mio ringraziamento va a tutti, in particolare agli ex detenuti senza i quali non avremmo avuto lo stesso, bellissimo rumore". L’evento di venerdì vedrà la partecipazione dello storico Claudio Rosati, della giornalista Lucia Agati e di uno degli allievi del laboratorio di teatro in carcere, Federico Boccardi. Modera Paola Fagnani. L’ingresso è libero, per informazioni: 366.9912228.
linda meoni