
La ex stazione ferroviaria Fap (Ferrovia alto pistoiese) di Pracchia tornerà a nuova vita e diventerà il fulcro della promozione turistica della montagna pistoiese e non solo. Lo prevede un accordo stipulato tra il Comune di Pistoia e l’Unione Comuni Montani Appennino Pistoiese. Dalla stazione Fap di Pracchia fino al 30 settembre 1965, data in cui il servizio fu soppresso e la linea smantellata, partivano i treni verso San Marcello. L’immobile costituisce un prezioso riferimento storico-culturale per l’intero territorio montano dell’Appennino Pistoiese e, una volta recuperato, potrebbe rappresentare il punto di riferimento di una serie di iniziative che collegano la montagna alla piana, sviluppate intorno alla ferrovia e alla rete sentieristica.
L’intesa prevede anche il rafforzamento dell’immagine e delle potenzialità della Montagna, lo sviluppo di sinergie tra i soggetti interessati alla crescita turistica dell’area, fra cui le associazioni, le cooperative sociali e le onlus del territorio, oltre alla valorizzazione del tragitto ferroviario che collegava appunto Pracchia a Mammiano. "Con questa tappa fondamentale si concretizza un percorso che parte negli anni precedenti – sottolinea Alessandro Sabella, assessore al turismo e politiche della collina e della montagna del Comune di Pistoia – e che ha portato a luglio 2019 a un’intesa con Rfi, proprietaria della Fap di Pracchia, la quale ha accolto la proposta del Comune di Pistoia di venderla. L’utilizzo dell’immobile, una volta ristrutturato, si fonda anche sui progetti di valorizzazione della linea ferroviaria Porrettana come il progetto denominato ‘Pracchia porta della Montagna’, presentato da una cooperativa locale e cofinanziato dalla Regione nel 2020. Tra gli obiettivi del recupero della Fap figurano la valorizzazione del turismo slow con ampliamento dei servizi di accoglienza attraverso la creazione di un punto servizi, un green point, ma anche un punto ristoro, oltre a informazioni e noleggio di mezzi, acquisto di servizi per il territorio montano, ritrovo per guide ambientali e infine un punto di scambio con mezzi di trasporto pubblici o privati per il territorio montano".
Per realizzare questo progetto il Comune di Pistoia concede a favore dell’Unione un contributo di 10mila euro per le spese necessarie per la progettazione di fattibilità per il recupero della ex stazione. "Si tratta di un bel punto di partenza – evidenzia il presidente dell’ Unione dei Comuni Montani, Luca Marmo – rispetto a un’idea di interconnessione tra la montagna e la piana, con una montagna che si colloca al centro tra due grandi aree urbane, quella fiorentina e quella bolognese, con quanto ne consegue in termini di potenziale turistico".
Patrizio Ceccarelli