La T Tecnica Gema Montecatini è in cerca di riscatto dopo il ko di Roseto, maturato nonostante Alberto Bedin, possente pivot arrivato quest’estate dalla Ristopro Fabriano, abbia provato in tutti i modi a sorreggere i "leoni" termali con una prestazione di grande sostanza. Dopo un avvio promettente e un leggero calo di rendimento a cavallo fra novembre e dicembre, il lungo rossoblù sembra essere tornato l’uomo in più della formazione di coach Del Re.
Bedin, nonostante la sconfitta nell’ultima partita è stato uno dei migliori… "Cerco sempre di aiutare la squadra al meglio delle mie caratteristiche, nelle ultime partite sono riuscito a riscattare alcune precedenti prestazioni in cui non ero stato brillante, anche a causa di qualche acciacco".
A condizionarla sono stati anche i falli, che soprattutto contro Sant’Antimo e Roma. Colpa sua o del metro arbitrale? "Diciamo che quest’anno il metro cambia spesso di partita in partita e ad essere più penalizzato è chi, come il sottoscritto, fa della fisicità il tratto distintivo del proprio gioco. E’ però compito di noi giocatori capirlo e adattarsi di volta in volta. Probabilmente in tal senso non sono stato abbastanza bravo".
La sconfitta con Roseto è stata sorprendente soprattutto nelle proporzioni. Potrà intaccare la fiducia della squadra? "Per quel che ho visto in questi primi giorni della settimana il morale del gruppo è rimasto alto. Ovviamente non siamo contenti, è una sconfitta che brucia ma stiamo cercando di utilizzarla come carburante per allenarci con ancora più intensità e "rabbia" agonistica in vista della prossima partita".
Il divario fra voi e gli abruzzesi è davvero così ampio? "Sicuramente in questo momento loro hanno qualcosa in più: hanno 10 giocatori tutti di ottimo livello, riescono sempre a trovare soluzioni contro ogni difesa e quando giocano con la fluidità vista domenica nessuno è in grado di tener loro testa. Noi nel secondo tempo siamo andati in difficoltà da un punto di vista fisico, le fatiche contro Virtus Roma e Fabo Herons si sono fatte sentire".
Dopo il trittico Roma-Roseto-Herons ora però il calendario sembra sorridervi. "Abbiamo due partite di fila in casa che dobbiamo cercare di sfruttare per riprendere a correre, e più in generale ci aspettano incroci contro avversarie che sulla carta non sono attrezzate come quelle che abbiamo affrontato nell’ultimo periodo. Non possiamo però permetterci di abbassare la guardia, le partite devi giocarle e questo campionato ci insegna che non ci sono vittorie scontate".
Il sistema di gioco a cui era abituato a Fabriano è molto diverso rispetto a quello di Del Re. Come si sta trovando? "Ho avuto bisogno di un periodo di adattamento. Il modo di giocare che avevamo a Fabriano è differente soprattutto difensivamente perché basato su cambi continui, mentre coach Del Re vuole che proteggiamo l’area in un’altra maniera. Quando però siamo tutti connessi e ci muoviamo di squadra è veramente difficile farci canestro".
Filippo Palazzoni