Anno che passa, tradizione granitica che resta: che sia a Pasqua o Pasquetta, si va al Giardino Zoologico di Pistoia. È la consuetudine annuale che segna, per una delle principali attrazioni pistoiesi, l’apertura ufficiale della stagione. Che però, com’è ovvio, fa i conti principalmente con il meteo che rende incerte le possibili previsioni di affluenza in questi due giorni. "In situazioni come questa – osserva il direttore Paolo Cavicchio (in foto) – a farla da padrona sono gli acquisti all’ultimo minuto se non addirittura in biglietteria fisica. Stiamo ricevendo diverse chiamate in queste ultime ore, tutti a sincerarsi che piova o ci sia il sole e cosa fare una volta qui in caso di pioggia. Senz’altro possiamo dire che si è trattato di un buon febbraio, caratterizzato da weekend non piovosi che hanno invogliato il pubblico, fatto per il novanta per cento da italiani, a venire a farci visita. Poi ecco marzo e con questo l’acqua. Restiamo alla finestra e aspettiamo. Ma col tempo ho imparato a temere, più che la Pasqua piovosa, l’estate troppo calda. Dovesse ripetersi quella dello scorso anno avremmo quasi la certezza di una migrazione, quella dei potenziali utenti verso il mare. Volendo fare una previsione che guardi al 2024, direi che in termini di presenze ci aspettiamo all’incirca la fotocopia del 2023. Che fu analogo al 2019, quindi al pre-covid".
Le attività del Giardino Zoologico stanno per rimettersi in moto completamente, con più di un segnale di gradimento da parte del pubblico. "Abbiamo riaperto ai compleanni con una escape room che consente anche una gestione in autonomia oltre che accompagnata da noi – aggiunge Eleonora Angelini che nel Giardino è responsabile della sezione della didattica e delle iniziative in genere –, mentre da giugno torneranno le tradizionali visite in notturna e le storie intorno al fuoco. Avremo eventi diversi ogni domenica con esperienze particolari rivolte a gruppi ridotti di massimo dieci persone, come a esempio dare da mangiare ai pinguini". Intanto in tema di ‘uova di Pasqua’, ce ne sono alcune spuntate proprio negli spazi dei pinguini (la cui popolazione ospite oggi è a quota ventinove), mentre si è completato nel migliore dei modi l’adattamento all’ambiente naturale del giardino pistoiese delle due tigri arrivate lo scorso anno, Sanson e Merida, reduci da un’esperienza di vita terribile. A conferma infine dello straordinario impegno della realtà zoologica pistoiese sui temi della salvaguardia delle specie e della natura stessa, in maggio saranno visibili i frutti dell’adesione del Giardino alla campagna internazionale "Vietnamazing" della Eaza (European Association of Zoos and Aquaria), un’occasione per consegnare al pubblico una serie di istruzioni comportamentali in caso di contatto con la fauna del posto.
linda meoni