La verità su Giaccherino con l’incidente probatorio

A giorni il gip predisporrà l’accertamento richiesto dal procuratore. Una decisione che era nell’aria per provare a capire i motivi del crollo .

La verità su  Giaccherino  con l’incidente probatorio

La verità su Giaccherino con l’incidente probatorio

Si attende a giorni la fissazione da parte del giudice per le indagini preliminari dell’udienza in cui sarà predisposto l’incidente probatorio richiesto dal procuratore capo Tommaso Coletta per far luce sulle eventuali responsabilità per il disastroso crollo del solaio dell’ex convento di Giaccherino.

La novità rispetto ai precedenti aggiornamenti sulla drammatica vicenda è proprio la richiesta del dottor Coletta all’ufficio del gip. Un passo preannunciato e atteso da tutte le parti coinvolte dopo la terribile serata del 13 gennaio 2024 quando la gioia per il matrimonio di Paolo e Valeria, i due giovani sposi fiorentini, si trasformò in un inferno di polvere, lacrime e sangue per il crollo della volta su cui stavano ballando al ritmo delle ultime dimuna festa che era stata, fino a quel momento, meravigliosa. Decine e decine gli invitati che rimasero feriti, alcuni in maniera molto grave.

Durante l’udienza il giudice conferirà l’incarico al proprio perito e da quel momento sia le persone indagate che le parti offese, potranno, a loro volta, nominare i propri consulenti. Il procuratore ha consegnato al giudice il quesito a cui il perito dovrà rispondere.

O meglio, un ampio spettro di quesiti le cui risposte, altamente tecniche, potranno definire o ridefinire i profili di responsabilità. Il consulente del giudice dovrà descrivere, per esempio, quali lavori hanno preceduto il crollo, se sono state svolte o meno le prove di carico, se si poteva o no ballare su quel pavimento e quali erano le condizioni della volta e di quali materiali era stata riempita nel tempo.

Il percorso per ricostruire questa tragedia sfiorata è appena iniziato e la sensazione comune è che non sarà affatto breve.