La Villa di Celle. I lavori di restauro. Patrimonio di verde e arte ambientale

La Fattoria ospita una giornata di studi dedicata ai suoi giardini storici . Sarà presentato l’intervento di riqualificazione del sito monumentale.

La Villa di Celle. I lavori di restauro. Patrimonio di verde e arte ambientale

In alto, i figli di Giuliano Gori. Sotto, Giuliano Gori con la nipote Caterina Gori

Il prossimo 19 ottobre la fattoria di Celle ospiterà una giornata di studi sui giardini storici e la cultura del verde con l’intervento di studiosi e specialisti del settore di livello internazionale. Sarà una sorta di summit sul ruolo del giardino come punto d’incontro tra l’uomo, l’arte e la natura con una prospettiva storica sul passato ma soprattutto con una riflessione sul presente e sulle prospettive future di un tema cruciale per l’evoluzione della civiltà contemporanea. Nell’occasione Celle presenterà i lavori di restauro e ristrutturazione del giardino storico della villa eseguiti grazie ai finanziamenti del Pnrr e un libro appena edito da Gli Ori dal titolo "Coltivare i tempi del giardino, i giardini di villa di Celle tra storia e restauro".

Sull’importanza del restauro dei giardini di Celle si sofferma nel libro Simona Giorgini sottolineando che si tratta di un "intervento cruciale per la salvaguardia dello straordinario complesso monumentale e paesaggistico, della biodiversità e della fruibilità del giardino". Da segnalare anche la presentazione del volume fotografico di Giovanni Ciattini a cura di Patrizia Gori risultato di tre anni di bird watching a Celle. La giornata di studi, che sarà moderata da Anna Lambertini, docente di architettura del paesaggio all’Università di Firenze, vedrà, tra i relatori di fama internazionale, Hervè Brunon storico dei giardini, dei paesaggi e dell’ecologia, autorendel recentissimo Histoire des jardins (Que saies-je?), Monique Mosser, codirettrice del programma Master paesaggistica della Scuola Nazionale di Architettura di Versailles, Colette Garraud docente in scuole nazionali d’arte e ispettrice al ministero della cultura francese, Christophe Girot, fondatore dell’Istituto dell’Architettura del Paesaggio presso il prestigioso politecnico Eth di Zurigo dove ha insegnato fino al 2023.

Tanti i temi oggetto di analisi tra i quali il rapporto tra arte contemporanea e natura (Garraud, il paesaggio tra sguardo e veduta (Girot), il motivo del genius loci e il farsi della memoria (Mosser e Brunon), il giardino e il senso della storia a cura di Luigi Latini docente di architettura del paesaggio all’università Iuav a Venezia, la questione della conservazione "inventiva" del giardino classico a cura di Giorgio Galletti docente di architettura del paesaggio all’Università di Firenze e poi il curioso viaggio degli agrumi dalle foreste dell’Himalaya fino ai giardini europei nel racconto del saggista Giuseppe Barbera. Una parte degli interventi riguarderà la storia del parco di Celle e il restauro dei giardini come l’intervento di Anna Agostini direttrice della Fabroniana su "Il Fabroni e la natura a Celle", quello di Federico Gurrieri, direttore del restauro finanziato col Pnrr che parlerà dell’intervento compiuto sul giardino formale della villa e quello di Andrea Mati sul dialogo tra arte e natura nel parco di Celle e infine di Pietro Fantoni sulla digitalizzazione del giardino e della collezione ambientale di Celle.

La giornata sarà aperta da un saluto di Fabio Gori a nome della Fondazione Gori-Celle e dagli interventi istituzionali del prefetto Licia Donatella Messina, del sindaco Alessandro Tomasi, della soprintendente alle Belle Arti Antonella Ranaldi e della presidente dell’ordine degli architetti di Pistoia Serena Zarrini. Per la Regione Toscana interverrà la direttrice del settore Beni Culturali Elena Pianea che illustrerà le politiche regionali in tema di valorizzazione di parchi e dei giardini.

Giacomo Bini