
Stasera, al ristorante Sant’Andrea di Quarrata, l’Accademia italiana della cucina consegna il premio ‘Massimo Alberini’ alla Macelleria Marini di Agliana. Un meritato riconoscimento a un’attività storica, fondata nel 1904, che l’Accademia italiana della cucina ha assegnato nel 2020, ma la consegna non è potuta avvenire prima a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia. Stasera, durante un convivio che prevede nel menù anche le prelibatezze di Marini, nel pieno rispetto delle norme anticovid, il premio sarà finalmente consegnato. La nota macelleria, da sempre ubicata alla Ferruccia sul versante aglianese e già insignita di vari riconoscimenti, è stata premiata per la lavorazione dei salumi e la tracciabilità delle materie prime accuratamente selezionate.
Gli accademici hanno premiato l’azienda per la stagionatura del prosciutto, all’aria come i contadini di una volta e per almeno dodici mesi, la speziatura della salsiccia, il salame che rispetta la tradizione e per la mortadella di Prato Igp (Marini è tra le cinque ditte autorizzate nell’area Prato-Pistoia). La famiglia Marini è attiva nel settore da 117 anni. Fu Angelo (chiamato zio Michele) ad ottenere la licenza di vendita di carni bovine e suine. "Siamo onorati – spiga la famiglia - perché il premio arriva dopo anno critico per la pandemia. Con i ristoranti chiusi il lavoro è diminuito".
Piera Salvi