MARTINA VACCA
Cronaca

Arrestato in un vivaio narcotrafficante latitante da cinque anni

L'operazione della Squadra Mobile: su di lui pendeva un mandato di arresto dal Perù. Nel 2008 era stato già arrestato: fermati due corrieri a Lima con 43 chili di cocaina

Antonio Fusco, dirigente della Mobile

Pistoia, 6 maggio 2018 - Nell'ultimo blitz che lo aveva portato in carcere nel 2008, era stato trovato con ben 7 chili di cocaina, nascosti nella sua casa di Montecatini. Altri 43 erano stati sequestrati, dieci giorni prima, all’aeroporto di Lima a tre corrieri affiliati all’organizzazione. Una vita spesa ad entrare e uscire dal carcere: il suo nome legato ai gruppi criminali reggini e a quelli dei narcotrafficanti sudamericani. Ieri mattina, Franco Biagini, 59 anni di Casalguidi, è stato arrestato ancora una volta.

Sono stati gli uomini della Squadra Mobile di Pistoia, insieme al personale di Firenze e di Reggio Calabria, a seguito di una complessa attività investigativa, a capire che dietro il nome di Guido Fabrizi, su cui pendeva un mandato di arresto del 20 febbraio 2013 dalla Sala Penale Nazionale del Perù, in ordine al reato di «traffico illecito di sostanze stupefacenti aggravato», c’era proprio lui, Franco Biagini, pericoloso criminale noto alle forze dell’ordine.

L’uomo è stato arrestato in un vivaio di Cantagrillo (a Serravalle), dove lavorava come operaio: era da poco uscito dal carcere, e si trovava in libertà vigilata. All’arrivo degli uomini della Mobile, Biagini non ha opposto resistenza: subito dopo è stato trasferito nel carcere di Santa Caterina a Pistoia, a disposizione della Corte d’Appello di Firenze, per le successive procedure di estradizione. Il nominativo di Franco Biagini risulta inserito tra quelli da ricercare da parte del Servizio Interpol di Roma per effetto di una «diffusione rossa» emessa dalle autorità del Perù nel gennaio del 2013: l’accusa è quella di «traffico illecito di sostanze stupefacenti aggravato previsto e punito dagli articoli 296 c. 1 e 297 del codice penale peruviano modificato dalla Legge n. 28002 e dal decreto legislativo n. 982 con pena massima edittale di 20 anni di reclusione».

L’operazione che aveva portato all’ultimo arresto, nel 2008, della Squadra Mobile di Pistoia, denominata «Zappa 2», aveva di fatto bloccato l’arrivo di un imponente quantitativo di cocaina dal Sud America, ben 43 chili, destinati a rifornire, per prima, proprio la piazza di Montecatini. All’aeroporto di Lima erano stati bloccati tre corrieri della droga, diretti in Italia: Ondrej Kelemen, cittadino ceco residente in Italia, Sarda Dalloeshingh, olandese, e Daniel Jorge Acosta Reyes, uruguaiano. L’operazione «Zappa 2», era seguita alla prima cattura del latitante, nella operazione «Zappa» conclusa dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, nel 2004, che aveva svelato i rapporti che Biagini aveva con la ’ndrangheta. In tutti gli anni di latitanza, aveva sempre avuto un tenore di vita modesto, per non dare all’occhio.