REDAZIONE PISTOIA

Le bollette non arrivano Amministratore truffato

Il condominio ha rischiato di vedersi tagliare le utenze per morosità "Il problema? Ignoti avevano cambiato l’intestatario del contratto"

Amministratore di condominio e Youtuber ha scoperto e portato a processo una truffa sulle commissioni per il cambio di gestore energia elettrica. Si tratta di Diego Santi, noto amministratore di oltre 60 condomini sul crinale tosco-emiliano, per quasi mille appartamenti, ‘parte offesa’ nel procedimento penale al tribunale di Napoli per cercare di porre fine a una truffa di vaste proporzioni nazionali. "IIl tutto – spiega Santi – risale a maggio 2017, quando sporsii querela per truffa. Mi accorsi, infatti, che di una struttura all’Abetone da me amministrata non arrivavano bollette dell’energia elettrica Hera, scoprendo che la fornitura risultava essere stata trasferita ad Enel Energia. Dopo varie peripezie capii che i truffatori avevano rubato alcuni dati, tra i quali il codice Pod indispensabile per cambiare l’utenza, e mi avevamo sostituito come amministratore con una fantomatica Maria. Inesistente". Il fine dei truffatori? L’ipotesi più probabile è procurarsi profitto nella provvigione per la stipula del nuovo contratto.

"Questi truffatori si fanno forza del fatto che con altissima probabilità i truffati non intraprenderanno azioni legali per una bolletta dell’energia elettrica – aggiunge Santi –. Così facendo, queste persone si sentiranno legittimati a continuare la loro attività criminosa, senza che per questo arrivi alcuna conseguenza... Riscuoteranno le provvigioni per contratti estorti con la truffa e la loro attività proseguirà senza conseguenze, sottoponendo un numero elevato di persone a questi misfatti. Purtroppo sono incappati nel sottoscritto... Grazie alla mia querela la giustizia dovrebbe fare il proprio corso. Gli inquirenti hanno concluso le indagini risalendo ai presunti responsabili. Ora dunque il processo".

Il monito: stare attenti e approfondire le questioni poco chiare. "L’episodio mi ha convinto a raccontare tutto in un video di sensibilizzazione – aggiunge –. Vorrei mettermi al servizio dei meno esperti per spiegare loro come evitare di cadere nella mia stessa disavventura e per spiegare, per quanto possibile, le tecniche truffaldine che si possono celare dietro ad una semplice utenza, far riflettere sulle insidie del web, oltre ad evidenziare i metodi molto borderline che troppo spesso vengono utilizzati da operatori di call center. Ed è così che dal lontano 2017 il mio piccolo canale youtube è diventato un contenitore di divulgazione e informazione, soprattutto rivolte a coloro che io chiamo “diversamente giovani". La speranza: trovare un’associazione per i diritti dei consumatori che abbia intenzione di assistere altri consumatori cadute in trappole simili. "Gli italiani onesti si sono stancati di essere truffati e stanno imparando a reagire – conclude Santi – io mi metto a disposizione e sono pronto a farmi qualche viaggio nella bella Napoli per partecipare alle udienze".