"Le mie ragioni" le donne raccontano la sorellanza. Dopo il percorso teatrale con Ornella Esposito

Le donne di Pistoia si mettono in gioco per esplorare territori emotivi nuovi, gioiosi e dolorosi, condividendo le loro ragioni in un evento teatrale gratuito con prenotazione obbligatoria. Un percorso profondo che parla all'identità.

La gioia, ma anche il dolore. Da condividere la prima, da accogliere il secondo. Diverse eppure simili: sono le donne che portano in scena con "Le mie ragioni" il risultato di un percorso profondo che parla all’identità. L’appuntamento è per oggi, domenica 1 ottobre, alle 17.30 al Funaro, a chiusura della densa settimana di seminari, workshop e desk informativi promossa da Fondazione Caript per la XI Giornata Europea delle Fondazioni. L’evento teatrale è la dimostrazione pubblica del percorso teatrale "E noi che siamo donne raccontare vi vogliamo" condotto da Ornella Esposito che ha coinvolto donne in carico a Ulepe (Ufficio locale di esecuzione penale esterna) e donne loro parenti, che insieme hanno lavorato sulla loro identità attraverso disegni, racconti e coreografie, che sono poi stati messi in scena. Ognuna ha avuto la possibilità di ascoltare e condividere, comprendere e accogliere il dolore e la gioia di chi è affine e chi è diverso. Ognuna ha avuto modo di raccontare "le sue ragioni" trovando coesione nella sorellanza.

"Abbiamo vinto la scommessa – è il commento di Ornella Esposito –, è stato vero e coinvolgente, è stato umano. Sono molto fiera delle donne che si sono messe in gioco fin dai primi attimi della nostra ricerca, che ha esplorato territori emotivi nuovi, gioiosi e dolorosi al tempo stesso". Il progetto è nato dalla collaborazione tra Teatri di Pistoia Atp e Ministero di Grazia e Giustizia, dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità e Ulepe. In scena Irina Barbu, Silvana Bogdan, Valentina Cavaciocchi, Francesca Cippo, Silvia Giudice, Liliana Lupaioli. L’ingresso è gratuito, con prenotazione obbligatoria on line su Eventbrite.

l.m.