REDAZIONE PISTOIA

Le moto, gli amici e le lacrime. Ultimo saluto a Francesco. E tutti per mano: "Abe vive!"

Un minuto di silenzio e poi il rombo dei motori e il suono ininterrotto dei clacson. Così ieri è stato dato l’addio al ragazzo di 22 anni morto tragicamente sulla Porrettana.

Un minuto di silenzio e poi il rombo dei motori e il suono ininterrotto dei clacson. Così ieri è stato dato l’addio al ragazzo di 22 anni morto tragicamente sulla Porrettana.

Un minuto di silenzio e poi il rombo dei motori e il suono ininterrotto dei clacson. Così ieri è stato dato l’addio al ragazzo di 22 anni morto tragicamente sulla Porrettana.

Il dolore e la commozione erano sui volti di tutti, ieri pomeriggio, davanti e dentro alle Cappelle del commiato del San Jacopo, per salutare per l’ultima volta Francesco Abenante, Abe, come lo chiamavano gli amici, il ragazzo di 22 anni che ha perso la vita mercoledì pomeriggio, 25 settembre, nell’incidente in sella alla sua motocicletta sulla Statale Porrettana. Sulla bara di legno chiaro il casco, il giubbotto e un modellino di motocicletta, simboli della sua passione più grande e, attaccata, una lunga striscia di carta dove gli amici hanno continuato a scrivere i loro messaggi di addio fino all’ultimo. Poi i familiari hanno voluto restare da soli nella piccola camera ardente per un estremo attimo di raccoglimento. Un dolore infinito per i genitori Giuseppe e Chiara e per il fratello minore Andrea, che parenti, amici, conoscenti, dal giorno della tragedia hanno cercato in qualche modo di sostenere con la vicinanza e l’affetto. Quando ieri, intorno alle 16, il carro funebre si è mosso verso il tempio crematorio, una moltitudine di giovani in moto lo ha seguito in corteo, la maggior parte con indosso una maglia con scritto "Abe vive". In accordo con la famiglia, il corteo funebre, ha prima imboccato la tangenziale e si è diretto verso Capostrada, per poi passare dal quartiere dove il giovane risiedeva, al Villaggio Scornio. I ragazzi e le ragazze poi, ripercorrendo tutti insieme la Porrettana, dove è avvenuta la tragedia, si sono dati appuntamento con le moto e le macchine nello spiazzo del distributore dopo il Traforo. Lì, dopo aver espresso alcuni ricordi, si sono presi per mano formando un gigantesco cerchio e hanno urlato in coro "Abe vive". Infine, il rituale omaggio all’amico biker scomparso, con il lungo rombo dei motori accesi. In questi giorni sono stati tanti i messaggi di cordoglio alla famiglia di Francesco, tra questi quelli dell’azienda "Ricerche sperimentali Montale srl" dove lavorava e anche dal personale dell’Itis Fedi Fermi che Abenante aveva frequentato nell’indirizzo Chimica e biotecnologie ambientali: "Tutto il personale dell’Itts Fedi Fermi, il Dipartimento di Chimica e i soci dell’Associazione “Amici del Fedi Fermi“, si stringono intorno alla famiglia, genitori, fratello, nonni e tutti i parenti per manifestare la loro vicinanza. Ciao Francesco ti ricorderemo altruista, bello, sorridente e sereno anche nei momenti più difficili. Portate pace e amore". I familiari hanno chiesto un maggiore impegno nel rendere la vita migliore per tutti.

Daniela Gori