
Un momento della cerimonia che si è svolta ieri. davanti alla lapide che ricorda Bertoneri, Medaglia d’Oro al Valor Civile AcerboniFotoCastellani
Era la sera del 12 marzo del 1987. Una sera che molti pistoiesi non potranno mai dimenticare. Quella sera, nel tentativo di sventare una rapina a una gioielleria di via degli Orafi, l’assistente capo della Polizia di Stato Oreste Bertoneri, in servizio alla Squadra Mobile della questura di Pistoia, fu barbaramente ucciso dai banditi. Aveva poco più di trent’anni e aveva due bimbe piccole. Da allora, ogni 12 marzo, la Polizia di Stato rende onorre alla lapide che si trova sul muro di via degli Orafi, rende omaggio a un sacrificio che resta, indelebile, nella memoria della città.
Ieri mattina alle 11, il questore di Pistoia Marco Dalpiaz, accompagnato dal Prefetto Licia Donatella Messina, ha deposto, a nome del Capo della Polizia e alla presenza dei familiari e del Cappellano della Polizia di Stato, don Cristoforo Mielnik, una corona d’alloro in via degli Orafi, il luogo dove venne barbaramente ucciso da una banda di rapinatori l’eroico poliziotto, Medaglia d’Oro al Valor Civile.
Alla solenne e toccante cerimonia erano presenti il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, i vertici delle forze di Polizia, autorità civili, colleghi e tanti cittadini che si sono riuniti, in un commosso silenzio, vicino a quella lapide. E come ogni anno la cerimonia è stata accompagnata dalle struggenti note del "Silenzio" del maestro trombettista Antonio Sammauro.
"E’ un momento – scrive la Questura di Pistoia – che rappresenta indubbiamente non solo un importante momento per ricordare il sacrificio di tanti poliziotti che hanno donato la loro vita per la sicurezza di tutti, ma anche una tangibile testimonianza dello stretto legame da sempre esistente in questa provincia tra la Polizia di Stato e l’intera comunità".