Tredici eventi in tutto, dal 20 al 27 gennaio, con una prima anteprima (11 gennaio, libreria-bacaro Lo Spazio) affidata alle parole di Primo Levi, quelle che vanno a comporre "Il carteggio con Heinz Riedt" (Einaudi, 2024), ovvero colui che fu il traduttore di ‘Se questo è un uomo’ in lingua tedesca, raccolta pubblicata per la prima volta in volume (a cura di Martina Mengoni). E poi il contributo al dibattito apportato dalla musica con un pomeriggio al Funaro (il 19 gennaio alle 17) sul tema "Un racconto in jazz. Frammenti letterari da ‘L’uomo invisibile’ di Ralph Elison", seconda di due anteprime che precedono la lenta riflessione civile sui temi della Memoria. Memoria appunto, a partire da un concetto, che poi è solo parola vuota, se è di esseri umani che si parla: "razza".
Torna "Le parole di Hurbinek", terza edizione, progetto nato da un’idea del professor Massimo Bucciantini e realizzato da Fondazione Teatri di Pistoia con Fondazione Caript e Uniser, patrocinato da Comune e Provincia di Pistoia e Regione Toscana, con il contributo di Conad che combina teatro e lezioni civili per lasciar attecchire la riflessione sulle parole, sull’essere e il restare umani, sulla storia che a volte finisce per riproporsi diventando momento presente. Oltre a quella lunga e profonda appendice del festival che da novembre a oggi ha coinvolto cinque scuole superiori pistoiesi, si entra dunque tra poco nel vivo. Oltre alle lezioni civili che vedranno il contributo di apprezzati storici e docenti, tre appuntamenti di teatro di cui due – novità – coprodotti proprio da "Hurbinek".
Si tratta de "L’amico ritrovato" dal celeberrimo testo di Uhlman per la regia di Ciro Masella e "Viaggio di Armenia" tratto dall’omonimo testo di Osip Mandel’štam (regia di Giovanni Guerrieri). Chiude la terna "Diario di guerra. Vita immaginaria di Enrica Calabresi" lezione spettacolo che racconta il dramma di una donna ebrea negli anni delle persecuzioni razziali.
"La parola ‘razza’ che abbiamo scelto per questa terza edizione è parola ambigua – dice il professor Massimo Bucciantini, anima del progetto -, che alla fine scopriamo essere legata al solo mondo animale. Eppure non c’è parola più usata, scivolosa e micidiale. Il ventunesimo secolo si presenta come il secolo dei razzismi: riflettiamo allora, con un evento che non è più solo una Giornata, ma tante Giornate. Le commemorazioni da sole non sono più sufficienti, serve un dibattito. Hurbinek non sta da nessuna parte: è solo un bambino che vuole capire".
Tra gli ‘amici’ istituzionali di Hurbinek a salutare questa nuova edizione ieri – Gianfranco Gagliardi per Teatri di Pistoia, Giovanni Capecchi per Uniser, Luca Gori per Fondazione Caript, Gabriele Giacomelli per la Provincia di Pistoia e Benedetta Menichelli per il Comune di Pistoia – anche Laura Cantini che di quel gruppo costituito dal nome ‘Amici e Amiche di Hurbinek’ è parte: "Il nostro è un gruppo informale, nato spontaneo. Ci piacerebbe che potessero aggiungersi a noi sempre più nuovi Henek".
linda meoni