PATRIZIO CECCARELLI
Cronaca

Le rivendicazioni dell’indotto: "Stesse mansioni, stesso contratto"

I dipendenti esterni pretendono uguali diritti a quelli dei colleghi del colosso

I dipendenti esterni pretendono uguali diritti a quelli dei colleghi del colosso

I dipendenti esterni pretendono uguali diritti a quelli dei colleghi del colosso

PISTOIAUna rivendicazione, quella delle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici, che a Pistoia in particolare tiene conto anche delle maestranze del cosiddetto incentrato, ossia i lavoratori dipendenti di aziende dell’indotto, che lavorano all’interno dello stabilimento Hitachi, spesso svolgendo le stesse mansioni dei loro colleghi assunti dalla multinazionale giapponese, ma con trattamenti economici inferiori. "Chiediamo anche per loro - afferma Stefano Angelini, segretario generale Fiom di Firenze, Prato e Pistoia – l’applicazione del contratto nazionale dei metalmeccanici, che differentemente da altre categorie è uguale e unico per tutti i lavoratori del settore in Italia. A nostro avviso l’incentrato deve avere un processo di normalizzazione all’interno dello stabilimento, perché le regole, i diritti, i doveri sono uguali per tutti". "Abbiamo presentato una piattaforma unitaria – spiega Andrea Vignozzi (Fiom), dove chiediamo un rinnovo del contratto che tenga conto delle necessità di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori, ricordiamo che questa piattaforma è stata votata dal 98% delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici. La risposta di Confindustria è quasi offensiva, perché non sono disponibili a discutere la piattaforma presentata da Fim, Fiom e Uilm, mentre vogliono discutere soltanto sulla loro contro-piattaforma. Per noi questo è inaccettabile, quindi abbiamo chiamato i lavoratori allo sciopero, dopo una prima tornata di astensioni dal lavoro di 16 ore a dicembre. È importante portare a casa un contratto che dia risposte ai bisogni". "Siamo arrabbiati per come è andata finora la trattativa – sostiene Mirosh Korita (Rsu Fim-Cisl Hitachi Rail) –, perché abbiamo sottoposto ai lavoratori una piattaforma che è stata votata a larghissima maggioranza, dove si affrontano temi che vanno dai trattamenti economici, alla parte normativa, alla conciliazione vita-lavoro, fino la riduzione dell’orario di lavoro, l’abbiamo presentata a Federmeccanica, che l’ha respinta in pieno. Siamo arrabbiati, perché a noi viene chiesta serietà e noi ce la mettiamo, ma questa serietà deve essere da entrambe le parti". Patrizio Ceccarelli