Le start up e la nuova crisi: "Commercio in difficoltà"

Tempestini: "Intervenire per salvaguardare la tenuta stessa delle città"

Le start up e la nuova crisi: "Commercio in difficoltà"

Tiziano Tempestini

Il punto sull’ultimo triennio parla di difficoltà. Le startup del commercio in provincia di Pistoia hanno vissuto una profonda fase di flessione calando del 19% circa dal 2021 al 2023. È quanto emerge dall’ultima ricerca di Confcommercio, effettuata tramite un’elaborazione della Camera di Commercio di Pistoia e Prato.

Lo scenario delle startup nella provincia è di contrazione generalizzata. Guardando a tutte le categorie d’impresa – agricoltura, industria, costruzioni, commercio, servizi e altre attività – le startup nel 2021 erano 1.476, scendevano a 1.417 nel 2022 e si assestavano ulteriormente verso il basso, a 1377, nel 2023 (quasi il 7% in meno rispetto a due anni prima).

Il settore che però denuncia la sofferenza più acuta è proprio quello del commercio (all’ingrosso, al dettaglio, quello di autoveicoli e motocicli). Nel 2021 le startup erano 381, calate poi a 297 nel 2022. Nel 2023 sono state, invece, 309.

"Un quadro – spiega direttore di Confcommercio, Tiziano Tempestini – che desta preoccupazione profonda, ma che ci chiama al contempo ad una reazione forte. La premessa è che se il commercio mostra segnali di cedimento, finiscono per sfaldarsi anche le nostre città, per come le conosciamo. Se viene meno il tessuto connettivo rappresentato dalle nostre imprese soffrono gradualmente la residenzialità, la socialità, gli investimenti verso il territorio, il turismo. È un pericoloso effetto domino che siamo chiamati ad arginare".

"È evidente – prosegue il direttore - come questo scenario denunci una mancanza di propensione verso l’attività d’impresa, che dobbiamo sforzarci di avversare lavorando in due direzioni. Da un lato, intervenendo sulle dinamiche della formazione scolastica, affinché i giovani comprendano l’importanza e le opportunità connesse al ruolo dell’imprenditore. Dall’altro, specialmente con riferimento ai risultati registrati dal commercio, è fondamentale che le istituzioni preposte affianchino l’avvio di nuove imprese con investimenti e misure di incentivo che supportino concretamente la nascita di nuove imprese sul territorio". Da qui l’urgenza di nuove sinergie per una fase di rilancio.