
Le interviste nel giorno del mercato: ecco come i pistoiesi vivono il centro. Le richieste: "Decoro, sicurezza ma anche eventi e luoghi di aggregazione". Gli ambulanti: "Vorremmo essere coinvolti nelle scelte che ci riguardano". .
Com’è visto il centro storico dagli occhi dei pistoiesi? Quello legato alla vivibilità, ma anche all’attrattività e alla sicurezza, del cuore della città è un tema sempre attuale e mai banale. Che di anno in anno, o meglio di amministrazione in amministrazione, torna a far chiacchierare e discutere i nostri concittadini. Passeggiando per le vie di Pistoia, i temi maggiormente a cuore sono quelli legati al verde pubblico e alla manutenzione delle strade e delle vie, sia nel reticolo urbano che nel centro storico. Quest’ultimo aspetto è visto con particolare interesse da chi ha modo di vivere da vicino la città, ovvero gli operatori del mercato che due volte a settimana anima le principali vie e piazze pistoiesi. "Basta dare uno sguardo a Piazza del Duomo - racconta Biagio Occhipinti - per vedere le condizioni in cui versa. È molto difficile, soprattutto per anziani e persone con mobilità ridotta, camminare per la città senza rischiare di farsi male. Lavorando in centro mi piacerebbe avere maggiori tutele, anche sul tema della nuova disposizione dei banchi del mercato che è stata fatta circa un anno e mezzo fa. Un cambiamento molto importante in primis per noi, che però non siamo più stati interpellati in merito, nemmeno per riscontrare l’eventuale gradimento o meno ad una novità così significativa".
A mancare sembra quindi essere il dialogo tra amministrazione e attività, come sottolineato anche da Stefano Sbaragli: "Noi esercenti non siamo a conoscenza degli eventi e delle iniziative che vengono fatte nella nostra città e così diventa difficile contribuire in modo attivo. Che per i negozi il momento non sia dei migliori è sotto gli occhi di tutti, ma ci piacerebbe poter collaborare per provare ad invertire il trend. Anche perché le serrande abbassate sono una sconfitta per tutti e questo è innegabile". C’è poi il tema del verde pubblico, che molto ha fatto discutere soprattutto in merito agli interventi effettuati in Piazza San Lorenzo.
"Considerando che Pistoia è la città del verde - dice Laura Bruschi - credo che si potrebbe fare molto di più sotto quest’aspetto. Arricchire il centro città con alberature e piante non è solamente propedeutico all’estetica, ma è anche vantaggio in ottica ambientale. Oltre a questo, mi piacerebbe che fosse riservata maggiore attenzione alla sicurezza e al decoro urbano, in particolare in prossimità di parchi e giardini pubblici che troppo spesso non sono sorvegliati come meriterebbero". Non può non essere menzionato anche il tema degli impianti e delle strutture sportive, indispensabile per le realtà del territorio che vogliono imbastire una progettualità nel medio-lungo periodo: "Lo sport lo si fa con le strutture - osserva Marco Gori -, è un binomio che è imprescindibile. E lo è soprattutto per le attività delle squadre giovanili, che spesso sono costrette a transitare da un campo all’altro per far allenare i propri ragazzi. L’impiantistica dev’essere un punto in cima all’agenda politica dell’amministrazione pistoiese, sia oggi che in futuro".
Sulla stessa linea d’onda anche Paolo Galardi, che affronta anche il tema degli interventi in via XX Settembre: "Se mancano gli impianti manca la socialità e per i più giovani è una mancanza enorme. Avendo l’attività nella zona della stazione, mi auguro che i prossimi interventi (in procinto di iniziare in questi giorni, ndr) aiutino a riqualificare un’area che fino ad oggi è stata spesso lasciata ’da sola’ e che convive da anni con la problematica del traffico e della mancanza dei parcheggi".
Per Alessandro Drago, l’attenzione dovrebbe essere rivolta anche ai luoghi di svago nelle ore notturne: "Non è un caso se molti giovani preferiscono mettersi al volante e passare le serate in città limitrofe anziché a Pistoia. La realtà è che la nostra città ha poco da offrire da questo punto di vista".
Michele Flori