REDAZIONE PISTOIA

L’elevatore non funziona Trenitalia ‘aiuta’ Lorenzo

Studente disabile in carrozzina impossibilitato a prendere il treno da Agliana a Firenze per un problema tecnico: la soluzione grazie alle sue proteste

Bella sorpresa ieri per Lorenzo: al suo arrivo alla stazione di Montale-Agliana ha trovato una pedana manuale che gli ha consentito di scendere da solo dal treno. Lorenzo è un ragazzo aglianese di 19 anni disabile, ed ha iniziato a frequentare scienze biologiche a Firenze: ma alla stazione di Montale-Agliana doveva farsi aiutare nella salita e nella discesa dal treno perché c’è un dislivello fra treno e banchina e non funziona il sollevatore. Lorenzo aveva lanciato un appello attraverso l’associazione #vorreiprendereil treno, fondata da Iacopo Melio e, insieme ai genitori, aveva contattato Giancarlo Naldoni presidente dell’associazione Centro studi e documentazione sull’handicap di Pistoia.

Il giovane universitario ha difficoltà motorie ma vuole essere indipendente e con la carrozzina si muove in autonomia. Studia con profitto e, dopo il liceo scientifico di Pistoia, si è iscritto all’università fiorentina, ama la musica e suona nella banda aglianese I Tigrotti. "Ogni giorno devo recarmi a Firenze. Quindi prendo il treno – il suo appello, pubblicato sulla pagina Fb di #vorreiprendere il treno – . Il problema è la stazione di partenza e arrivo del mio paese perché, pur usando treni Jazz e Vivalto dotati di elevatore, se non trovo qualcuno che mi aiuta sul treno non ci salgo e non ci scendo. Perché gli elevatori non funzionano. Devo far ricorso al gentile personale o alla cortesia di qualche viaggiatore. L’alternativa? Scendere a Prato o Pistoia dove la banchina è bassa ma io perdo la mia indipendenza, essendo a 8 km da casa. Chiedo a Rete Ferroviaria Italiana: perché fare treni con elevatore che poi di fatto non funzionano? Perché dare l’illusione di poter viaggiare in autonomia quando poi nella pratica questo rimane un’utopia?".

Naldoni si è immediatamente attivato contattando Trenitalia. "Ho parlato con i dirigenti – riferisce –. Ci stiamo interessando non soltanto al caso di Lorenzo ma anche ad altre situazioni, per esempio a chi, a causa delle difficoltà motorie, usa il triciclo e non può accedere ai treni. Dal personale di Trenitalia ho avuto rassicurazioni che il problema di Lorenzo sarebbe stato risolto velocemente. E’ importante che ci siano i servizi adeguati per i disabili e che le barriere architettoniche siano abbattute: la stazione di Montale-Agliana ha un ampio bacino di utenza, e tutti hanno diritto a poter prendere il treno".

Aggiunge la mamma di Lorenzo, Natascia: "Ieri mattina sono stata contattata da Trenitalia che mi ha assicurato di mettere a disposizione una persona che si occupa di aprire la pedana, in modo che mio figlio possa salire e scendere in autonomia dal treno, in attesa che entri in funzione il sollevatore. Ieri Lorenzo, come al solito, ha dovuto essere aiutato per salire, ma al ritorno è potuto scendere sulla pedana. Sono rimasta colpita dall’attenzione dimostrata. Il problema sollevato da mio figlio non riguarda soltanto lui ma tutti quelli che si trovano nelle sue condizioni".

Piera Salvi