Leon d’Oro deve battere la sfortuna. Pesano infortuni e acciacchi. Ma c’è l’entusiasmo di Melissa

La quattordicenne lo scorso anno regalò, al debutto, punti alla squadra ed emozioni uniche alla piazza "Gli stimoli non ci mancano". Si aspetta di valutare le condizioni fisiche di Rocco Betti. "Noi lo aspettiamo" .

Leon d’Oro deve battere la sfortuna. Pesano infortuni e acciacchi. Ma c’è l’entusiasmo di Melissa

Leon d’Oro deve battere la sfortuna. Pesano infortuni e acciacchi. Ma c’è l’entusiasmo di Melissa

PISTOIA

Dodici mesi fa quella tornata "magica" sul finire della Giostra dell’Orso, oramai persa, della quattordicenne Melissa Privitera regalò emozioni uniche a tutta la piazza, e ben oltre il rione di Porta San Marco. Tanto che, all’indomani del trionfo del Cervo Bianco, si parlò quasi più di questa ragazzina che, senza alcun tipo di paura, era scesa in pista portando a casa due punti al suo debutto assoluto nella contesa del 25 luglio. Ed è anche dal suo sguardo sbarazzino che il Leon d’Oro si avvicina al nuovo appuntamento con la Giostra con il morale non altissimo: qualche problema con i cavalli che ancora non sono al top e, soprattutto, l’infortunio rimediato a Siena dove corre da anni di quello che doveva essere uno dei "big" della gara di quest’anno, ovvero Rocco Betti, anima e cuore un tempo di casa Grifone e che era pronto dopo diversi anni (vinse, giovanissimo, lo Speron d’Oro nel 2013) a rituffarsi nella mischia. "Valuteremo fino alla fine quello che potrà fare – dichiara il responsabile Giostra, Simone Gianni – perché l’infortunio rimediato al ginocchio non è dei più semplici ma, se vorrà montare, noi lo aspettiamo volentieri. Per il resto la squadra è sempre la stessa che abbiamo visto anche lo scorso anno e, nonostante questo episodio di Betti, sono stati tutti riconfermati e pronti a dire la loro in pista: dalla loro hanno la gioventù, l’entusiasmo e sono pronti a dimostrare quello che valgono. Di sicuro su Melissa Privitera ci saranno tanti occhi puntati addosso dopo quanto fatto l’anno scorso e siamo qui ancora a decidere cosa potrà essere meglio per lei. Io invece sono vecchio (ride, ndr) però gli stimoli non mi mancano per divertirmi e fino a che ci sono quelli proverò sempre a dire la mia".

Gli allenamenti del Leon d’Oro, da oramai tre anni a questa parte, si svolgono al "Matti Meli Ranch" poco distante da via Sestini: un’oasi di pace dove i binomi scaldano i motori in vista di quel che dovrà, e potrà, accadere il 25 luglio. Intanto, però, i giallorossi si sono avvantaggiati sugli altri vincendo il palio di due categorie di calcio giovanile su tre e quello del basket in carrozzina. "Per noi è già questa una buona partenza dopo tre anni di lavoro intenso – aggiunge il presidente del Leon d’Oro, Alessandro Berni – è un modo per far vedere quanto il rione si stia muovendo anche nel mondo dello sport. In vista del giorno di San Jacopo, confermiamo i più giovani come squadra che va in piazza e puntiamo su di loro perché ci possono dare delle soddisfazioni: fino a che c’è il divertimento di Simone Gianni nel portarli al massimo, noi siamo tranquilli. Vedremo cosa farà Melissa (Privitera, ndr) dopo l’exploit dell’anno scorso che, per noi, è stato bellissimo: ci abbiamo sempre creduto in lei e ci ha ripagato così". Per Berni, che nell’estate 2022 si è ritrovato catapultato in questa nuova realtà da fiorentino, c’è l’occasione per tirare una riga e vedere cosa gli ha dato, e gli potrà dare in futuro, l’impegno all’interno del Leon d’Oro.

"Il lavoro del Comitato va avanti e non c’è niente da dire – conclude il numero uno dei giallorossi – coi rioni c’è collaborazione e, se ci sono piccoli screzi, servono solo per essere più competitivi: sapete che non sono di qua, sono ospite, porto rispetto alla città e stiamo lavorando bene perché la strada sia quella giusta ma non si può far tutto in pochi giorni".

Saverio Melegari