L’esame e le fake news: "Ecco come evitarle"

Torna la campagna di aiuto promossa dalla Polizia di Stato e di Skuola.net. Quasi un maturando su quattro pensa di poter tenere lo smartphone durante le prove. .

L’esame e le fake news: "Ecco come evitarle"

L’esame e le fake news: "Ecco come evitarle"

Passano gli anni ma, per gli studenti all’esame di maturità, il rischio di cadere in una delle tradizionali fake news sulle regole d’esame rimane altissimo. Quanto basta per alzare il livello di attenzione su possibili “bufale” legate alle regole di base che governano l’esame di Stato. Cosa che puntualmente fa la Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica con "Maturità al sicuro", la campagna di sensibilizzazione svolta assieme al portale specializzato Skuola.net, che per il diciassettesimo anno consecutivo si pone proprio l’obiettivo di “smontare” le principali notizie false sull’argomento.

Quasi un maturando su 4 pensa di poter tenere con sé lo smartphone durante le prove, circa 1 su 5 che può usare uno smartwatch. E qualcuno ancora cade nel tranello delle tracce reperibili online e rischia di passare inutili ore a trovarle. Le nuove tecnologie in particolare, con il costante sviluppo di “aiuti” digitali, possono indurre in tentazione. Diventando un possibile amplificatore di errori di comportamento. Che, nelle peggiori delle ipotesi, possono addirittura portare all’esclusione dall’esame. La funzione di "Maturità al sicuro", però, non è solo quella di informare su possibili ipotesi di infrazioni connesse alla maturità, ma anche di ricordare alcuni aspetti fondamentali del regolamento d’esame: dalla necessità di presentarsi con un documento di identità a quella di non introdurre altri fogli che non siano quelli forniti dalla commissione. Senza dimenticare le fake news vere e proprie.

Circa un quarto dei maturandi (26%) è infatti convinto che la Polizia possa controllare gli smartphone “da remoto” per capire chi eventualmente sta copiando; cosa non corrispondente al vero. E addirittura quasi la metà (46%) ritiene che, durante gli esami, i membri della commissione possano perquisire i candidati, alla ricerca di oggetti proibiti. Anche in questo caso, si tratta di informazioni non corrette che vanno sfatate, invitando comunque alla prudenza, visto che i commissari d’esame, se dovessero notare manovre illegali, hanno comunque il diritto di escludere i candidati colti in “flagranza di copiato”.

E poi c’è il grande, annoso, tema delle tracce d’esame. Perché sono ancora troppi gli studenti che pensano di trovare in anticipo gli spunti da sviluppare il giorno della prova, soprattutto online. Invece si possano trovare solo indiscrezioni, previsioni o, al massimo, degli esempi, è “solo” il 76% dei maturandi. L’esame di maturità è un appuntamento molto importante per gli studenti e per questo è necessario mantenere la serenità necessaria per affrontarli. Le false notizie, invece, possono portare a sterili distrazioni, facendo calare la concentrazione che invece è necessaria per affrontare uno dei momenti più importanti del percorso scolastico. Ma anche un rito di passaggio all’età adulta, atteso (e temuto) da tutti gli studenti. E poi ricordato, nel corso della vita, come uno dei momenti più cari e struggenti. Non va rovinato cercando le scorciatoie nelle trappole del web. Basta studiare.