E’ in corso al Mudac, il Museo delle Arti di Carrara, fino al 9 marzo 2025, una mostra di Simone Gori, l’artista che si definisce "nubivago", cioè colui che vaga nelle nuvole. Chi conosce la Collezione Gori a Celle avrà ammirato una sua installazione del 2019, intitolata "Il creatore delle nuvole", nella Cascina Terrarossa. La mostra di Simone Gori a Carrara si intitola "Pars Caeli" e conferma la vocazione di un esploratore celeste che insegue i movimenti e la mutevolezza dei corpi celesti in connessione che un flusso tutto interiore di ricordi e pensieri. La mostra omaggia la spettacolarità del cielo nel suo costante e impercettibile divenire, un po’ come la vita che scorre inesorabile, spesso nascondendosi tra ricordi e memorie. In una pluralità di materiali e tecniche, da piccole sculture a grandi installazioni ambientali, crea un dialogo perenne tra il contesto, l’arte e le persone. Ci ritroviamo di fronte a una Luna che si riflette sull’acqua in una delle sue immagini più icastiche, un Sole accecante che abbaglia con i suoi raggi e nuvole dalle valenze antropomorfe, ognuna con una diversa personalità. E’ la prosecuzione di un itinerario iniziato dall’artista con l’autobiografico "Il creatore di nuvole alla fattoria di Celle" a cui sono seguite le opere Somnium mundi (2021) in cui due sagome umane specchianti scorrono le nuvole del Chianti e Anima, la prima scultura in marmo di Gori, in cui – attraverso un periscopio inserito all’interno di un blocco – si osserva l’anima del marmo, appunto il cielo che scorre.
E’ una tappa di una vicenda artistica che ha visto già momenti prestigiosi per Simone Gori come le esposizioni allo spazio Warehouse a Prato, alla Fondazione Maeght di Saint Paul de Vence, alla Galleria Corte Contemporanea a Firenze, a Radicondoli in Paesaggi Contemporanei e a Chiantissimo 2021. Insieme alla mostra Pars Caeli di Simone Gori il Mudac offre un’altra mostra, intitolata Aliens di Martina Morini che racconta la trasformazione del paesaggio toscano e usa la pianta di fico come simbolo che le dinamiche globali.
L’intento delle due mostre è celebrare la natura come forma artistica perfetta nelle sue mille sfaccettature e al contempo, attraverso i punti di vista dei due artisti, esplorare nuovi linguaggi comunicativi dando il visitatore la possibilità di compiere un viaggio emozionale a metà tra arte, scienza e attualità. Le due mostre sono promosse dal Comune di Carrara e prodotte dal mudac nell’ambito della XX edizione della Giornata del Contemporaneo Amaci (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea italiani). Le mostre sono aperte nei seguenti orari: da martedì a domenica dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17. E’ prevista la chiusura per Natale, Santo Stefano e Capodanno oltre che nei pomeriggi del 24 e del 31 dicembre.
Giacomo Bini