Bertram Tortona
101
Estra Pistoia
82
BERTRAM TORTONA: Kuhse 17, Vital 10, Strautins 8, Severini 13, Kamagate 6; Zerini 6, Candi 6, Baldasso 10, Weems 1, Gorham 13, Denegri 7, Biligha 4. All. De Raffaele.
ESTRA PISTOIA: Forrest 18, Rowan 22, Paschall 10, Childs 12, Brajkovic 4; Silins 7, Anumba 7, Benetti 2, Della Rosa, Saccaggi, Boglio ne, Cemmi ne. All. Calabria.
Arbitri: Maschio, Luchi e Costa.
Parziali: 19-21, 51-41, 71-58.
L’Estra ha ballato poco più di un quarto, il tempo che è servito a Tortona per organizzare le idee e prendere le misure ai biancorossi, poi la partita ha avuto un solo padrone in campo. L’Estra nel primo quarto aveva illuso riuscendo a tenere botta, pur con grande confusione, poi tutti i limiti della squadra sono venuti fuori in modo eclatante. Pistoia non ha un gioco chiaro, definito, la difesa non tiene, in attacco si segna solo da dentro l’area, il tiro dalla lunga distanza è una chimera e la sensazione è quella di una squadra smarrita, senza idee. Ognuno sembra andare per conto suo senza una logica, giocare senza avere, di fatto, il tiro da tre punti nella pallacanestro di oggi è praticamente impossibile, ma l’aspetto più preoccupante è la difesa che fa acqua da tutte le parti.
È vero che l’Estra è una squadra tutta nuova, che l’allenatore è nuovo, che molti giocatori non hanno alle spalle un’esperienza europea, ma dopo due mesi di preparazione sinceramente ci saremmo aspettati molto di più, almeno una squadra con un’idea di pallacanestro magari con i meccanismi ancora da oliare, con un feeling da trovare, ma una parvenza di gioco quella l’avremmo voluta vedere. I biancorossi, invece, non hanno dimostrato niente, non solo nessun passo in avanti rispetto alla gara contro Scafati ma nessun miglioramento in senso generale. Tortona in tutto questo ringrazia e porta a casa la partita senza colpo ferire, o almeno, senza dover sudare le proverbiali sette camicie. La squadra di coach De Raffaele ha dimostrato non solo di essere un roster di livello, ma cosa importante una squadra organizzata, con le idee ben chiare, con schemi precisi sia in attacco che in difesa, un gruppo in cui ognuno sa esattamente ciò che deve fare.
Per Pistoia, invece, si tratta di un’altra sconfitta pesante contro una squadra di pari categoria e con il campionato alle porte non è una buona notizia. C’è tanto da lavorare, ma proprio tanto. Sinceramente è difficile dire da dove Pistoia dovrebbe iniziare perché sono talmente tanti gli aspetti da migliorare che sceglierne uno è un’impresa ardua, l’unica cosa certa è che da una parte coach Dante Calabria deve iniziare perché così diventa dura andare avanti. Intanto i biancorossi questa sera se la vedranno con Venezia per la finale per il terzo e quarto posto (ore 18.30) per una partita dal coefficiente di difficoltà altissimo.
Maurizio Innocenti