"Il tempo degli onori presto sarà finito per te, principe". La trama non è quella del Gladiatore e Pistoia, purtroppo, non ha il suo Massimo Decimo Meridio pronto a lottare per difendere la gloria della città, ma qualche similitudine c’è. Ron Rowan era stato accolto come un eroe, l’idolo degli anni ‘90 che ritorna per fare grande Pistoia. Cori, striscioni, cene, applausi a scena aperta almeno da buona parte del palazzetto. Dopo sette mesi Rowan è finito nella polvere, i cori sono diventate grida di protesta, non più osannato ma invitato ad andarsene. L’eroe è diventato il cattivo da combattere. Esaltato eccessivamente prima o condannato troppo adesso?
La risposta non è facile e forse la verità sta nel mezzo perché la colpa non è ma di uno solo. Certo, Rowan ci ha messo tanto del suo per non farsi amare, perché una volta insediatosi sulla poltrona presidenziale ha inanellato una serie di errori tra decisioni sbagliate e comportamenti sopra le righe che hanno finito per portare il popolo biancorosso a ribellarsi. Aver voluto riunire sotto di sé tutte le cariche, presidente, direttore sportivo e allenatore, aver distrutto tutto quanto di buono era stato costruito negli anni, non essersi fidato di chi questa società la conosceva bene così come conosceva bene la piazza e, fatto ancora più difficile da spiegare, perseverare negli sbagli. E adesso siamo arrivati al punto di non ritorno.
La squadra, almeno di un miracolo che tutti si augurano possa accadere, ha un piede in A2. Okorn è il terzo allenatore, dopo Calabria e Markovski, che lamenta una situazione di estrema difficoltà a poter svolgere il proprio lavoro e la squadra dà la sensazione di giocare per onore di firma perché così prevede il contratto. Si salva il gruppo degli italiani che però non ha forza a sufficienza per contrastare una situazione troppo grande e troppo complicata da affrontare da soli. Ci provano facendo il massimo ed anche qualcosa di più, ma le forze in campo sono in numero minore rispetto agli eventi avversi.
Cosa accadrà sabato sera contro Scafati in caso di nuovo ko? È una domanda questa che tanti tifosi si stanno ponendo. Le parole di coach Okorn a fine gara, o meglio ciò che non ha detto ma che ha fatto molto più rumore, non lasciano presagire pensieri positivi. Un allenatore che sta vivendo una situazione difficile e che non si sente a proprio agio (e non potrebbe essere altrimenti) fotografa alla perfezione il momento che sta attraversando l’Estra. Un caos totale che ha una destinazione chiara.
Maurizio Innocenti