Lui la chiama "resa dei conti" con se stesso, come se questo fosse il momento giusto per tirare le somme. Ora che qualcosa di maledettamente più forte di lui gli ha costretto a riposo le dita, quelle dita magiche capaci di tutto se gli mettevi in mano una chitarra. A parlare sono gli amici, i colleghi musicisti, le immagini che lo ritraggono lì dove con una naturalezza sbalorditiva sapeva dire tantissimo pur restando in silenzio. Lui e la sua chitarra. Siamo a settembre, che per Nick Becattini, un maestro della chitarra che di presentazioni certo non ha bisogno, significherà intanto due cose: l’uscita del libro "Catartico Blues" (Società Editrice Fiorentina, 2024) e di un docufilm, viaggio nella magnifica vita artistica di Nick. Traguardi questi che saranno al centro di una serata dedicata nel contesto del Santomato Live, giovedì 26 settembre.
"‘Catartico Blues’ – racconta lui - è un’autobiografia la cui uscita sarà accompagnata dal docufilm ‘I got the blues - In viaggio con Nick Becattini’ di Simona Morelli. Nel libro racconto della musica, ma anche di persone, cose, storie. Il video raccoglie interviste a tanti colleghi musicisti che hanno suonato con me, con spezzoni di concerti e foto. Non una celebrazione, ma una sorta di resa dei conti con me stesso". E poi, per sottolineare come in un cassetto ci sia finita solo la musica suonata e come l’impegno urgente oggi sia scrivere, raccontare, ecco aggiungersi alle prossime uscite un altro libro (Edizioni Paoline). Un libro che accantona per un momento la musica e parla d’altro, di un percorso decisamente in salita.
"Il libro s’intitola ‘Dialoghi con Giulio’ – continua Becattini –. È l’incontro tra due malati, uno credente, l’altro no. Una riflessione in particolare sull’accettazione della propria croce, da vivere come dono. Attraverso questo dono giunge infine la consapevolezza di essere piccoli strumenti nelle mani del Signore. Sono parole rivolte a quanti si trovano ad affrontare le prove più difficili ma anche a coloro che hanno la sensibilità di porsi domande scomode. Sia la serata-evento del 26 settembre con la proiezione del video, sia la vendita di ‘Dialoghi con Giulio’, contribuiranno a sostenere due associazioni che si occupano di Sla: Aisla nazionale e la Spalti di Pistoia".
Nick Becattini, 62 anni, è senza timore di smentita uno dei più grandi bluesman italiani. Dopo una carriera luminosa nel mondo della musica, nel 2018 ecco arrivare la dolorosa sentenza: Sla. L’evoluzione della malattia lo ha privato della possibilità di suonare un anno e mezzo fa. Ma l’urgenza di raccontare una, dieci, cento storie non si è esaurita. Trovando un’altra strada: scrivere. "Perché ogni storia, nella sua verità, ha la propria dignità. E allora io racconto la mia. Che vale come quella di chiunque altro. Perché ognuna di queste è parte di un progetto più ampio, che riguarda tutti". "Come convivo con questa nuova versione di me? Con serenità e ricerca continua di equilibrio – dice lui –, cosa che la fede mi concede con la preghiera. Ho capito nel profondo il significato della Croce. Ho capito cosa significa affrontare tutti i giorni il sacrificio. Senza piangersi addosso. Sono cresciuto in una famiglia molto credente. La malattia ha reso la mia fede più profonda ed efficace".
linda meoni