"Cari nonni, durante il lockdown la nostra vita si è fermata. Sentivamo un vuoto dentro. Ci mancava la nostra vita sociale, i nostri amici più cari. Così disegnavamo per far passare il tempo o per sentirci meno soli viaggiando con la nostra immaginazione. Quando squillava il telefono e stavamo in videochiamata con i nostri compagni ci sentivamo meglio ma non era la stessa cosa di prima e, una volta chiusa la chiamata, provavamo un’altra volta quella triste sensazione di vuoto. Cari nonni, a voi vorremmo dire: "Grazie!" perché con i vostri racconti ci avete insegnato che di fronte alle inevitabili difficoltà della vita, grandi o piccole che siano, bisogna reagire con forza, coraggio e anche un po’ di fantasia. "Grazie" perché ognuno di voi attraverso il proprio lavoro e impegno quotidiano ha cercato di offrire a noi future generazioni una realtà migliore che ci impegniamo a rispettare e custodire con la stessa cura e costanza che avete avuto voi. Spesso noi ragazzi siamo così distratti da tutte le nostre occupazioni che non abbiamo (o non vogliamo trovare) il tempo per parlare con voi e ascoltare i vostri ricordi, per questo ci scusiamo per tutte quelle volte che vi abbiamo fatto sentire soli e poco importanti. Cari nonni, il nostro "grazie" con tutto il nostro affetto.
CronacaLettera ai nonni Ecco il nostro ’grazie’ per voi