
Il capo della squadra Mobile di Pistoia Antonio Fusco (Luca Castellani/Fotocastellani)
Pistoia, 30 maggio 2019 - Il male echeggia, e serpeggia, da un romanzo all’altro, e guarda Casabona dritto negli occhi da quando la sua vita letteraria è iniziata. Lui fissa l’abisso e ci cammina dentro, con la sua stessa esistenza, i suoi interrogativi e le sue risposte. E alla fine del viaggio, il tempo, avrà cambiato questo Male? Ci sarà una possibilità? Una redenzione? Oppure si aprirà la voragine della solitudine? «Alla fine del viaggio. Solitudine per il commissario Casabona», è il titolo del quinto romanzo di Antonio Fusco, capo della Squadra Mobile della questura di Pistoia e affermato scrittore. C’è molta attesa per questo suo quarto libro, sempre edito da Giunti, per il quale Fusco si è preso una pausa un po’ più lunga. Ma i suoi lettori non rimarranno delusi perché la quarta indagine di Tommaso Casabona si dipana con un ritmo ancora più serrato e l’intreccio, quando sembra ormai risolto, è soltanto un inganno per la mente, guidata dall’autore su percorsi intuitivi alternativi fino al colpo di scena finale.
Niente sulla trama ovviamente. Soltanto l’ambito investigativo: l’orrore della pedofilia, annidata in quell’oceano sporco e sommerso che è il «dark web», là dove si danno appuntamento coloro che navigano nella rete senza essere (quasi) mai trovati e dove i pedofili intessono la loro, di rete, in cerca di prede. E sullo sfondo, maestosa, c’è lei, Pistoia, che mantiene ormai il suo nome d’arte, Valdenza, ma è la nostra città e, da molti anni, anche la città di Antonio Fusco, che è napoletano, classe 1964, ma è pistoiese e lo è tal punto da volere, nelle sue pagine, rendere un continuo omaggio ai luoghi che ha imparato ad amare. Eccola finalmente la cupola della Basilica dell’Umiltà e poi il campanile del Duomo, il Battistero. E’ Valdenza-Pistoia, riconoscibile e vicina, raggiungibile, invitante. E i protagonisti, i suoi “ragazzi”: Sarripoli, Proietti, Bini, Ciondolo, Giordano, De Marco, Ruocco, Bellini, Trimboli, Paolozzi, sono vere icone ormai, tratteggiati con sapienza da sceneggiatore, ognuno con le sue peculiarità e capaci anche, nelle loro peripezie, di strappare qualche sorriso, come nelle migliori fiction.
E poi c’è una grande novità...«Esatto – spiega Antonio Fusco – c’è la Giostra dell’Orso, un evento di cui volevo parlare e dove è ambientato un momento del romanzo, in un giorno preciso “Valdenza, vigilia della festa di San Jacopo”. E’ il mio tentativo di ricambiare l’affetto che ho sempre ricevuto da questa città e ho visto la possibilità di far conoscere all’Italia questo avvenimento. Quanto al Male, questo alberga nella mente dell’uomo e il dark web, un sistema di server che consente la navigazione non rintracciabile, fornisce all’uomo l’anonimato per dar sfogo ai suoi peggiori istinti. Mi piace qui citare Oscar Wilde: “Date a un uomo una maschera, e vi dirà tutta la verità”». Lo scrittore Antonio Fusco sarà, domani, venerdì 31 maggio, alle ore 21, in piazza del Duomo, nella Sala Maggiore del palazzo comunale, dove sarà presentato il suo quinto romanzo. L’autore sarà intervistato dal giornalista di Tvl Francesco Rossano e da Giuseppe Previti, presidente del Club degli Amici del Giallo. A leggere alcuni brani del libro sarà l’attrice e regista pistoiese Monica Menchi mentre i momenti musicali saranno affidati al maestro Quirino Trovato, alla chitarra, e al maestro Savino Pantone al violino. La serata è a ingresso libero e aperta a tutta la cittadinanza.