GIACOMO BINI
Cronaca

Limitare i rischi per il torrente Agna: "Serve un controllo degli argini"

La richiesta del gruppo "Noi per Montale" è stata approvata all’unanimità dal consiglio comunale. Le verifiche affidate all’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino. Il sindaco Betti: "Priorità sicurezza".

L’alluvione del novembre del 2023 nella zona di Stazione a Montale Danni ingenti anche in via Alfieri

L’alluvione del novembre del 2023 nella zona di Stazione a Montale Danni ingenti anche in via Alfieri

Il consiglio comunale di Montale chiede all’unanimità una verifica sull’argine dell’Agna da parte dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino. La richiesta è contenuta in una mozione presentata dal gruppo di centrodestra "Noi per Montale" che è stata approvata all’unanimità dal consiglio comunale dopo alcuni emendamenti proposti dal sindaco Ferdinando Betti. L’Autorità di Bacino è un ente pubblico vigilato dal ministero della transizione ecologica che ha tra i suoi compiti anche la redazione del piano di gestione del rischio alluvioni. Per questo il centrodestra ha ritenuto opportuno che questa autorità fosse chiamata in causa per valutare la situazione del torrente Agna dopo che la rottura di un tratto del suo argine è stata all’origine dell’alluvione del 2 e 4 novembre 2023.

La mozione, esposta al consiglio comunale dalla consigliera Greta Cavaciocchi, fa riferimento alla necessità di dare risposte alle imprese e alle famiglie delle zone colpite dall’alluvione che incontrano anche difficoltà nello stipulare delle assicurazioni dopo gli eventi alluvionali accaduti nella zona. La mozione è stata subito accolta favorevolmente dal sindaco di Montale Ferdinando Betti. "Tutto quello che serve perché sia messo in sicurezza l’argine dell’Agna - ha detto il sindaco – mi trova d’accordo". Betti ha ricordato il sopralluogo effettuato recentemente dall’assessora all’ambiente Monia Monni e dai dirigenti del genio civile dal quale è emerso che le somme per sistemare l’argine sono ingenti: 60 milioni in tutto dei quali 20 milioni per gli interventi prioritari. "Sono già stati investiti due milioni dalla Regione – ha ricordato Betti – per gli interventi urgenti sull’argine e sull’alveo del torrente ora si aspettano il prima possibile i fondi dalla protezione civile nazionale per la sistemazione complessiva del torrente". Gli emendamenti proposti dal sindaco alla mozione si riferiscono ad alcuni dati numerici, come la misura di oltre 90 metri lineari (e non oltre 50 come indicato nel testo originario) del tratto di argine interessato dalla rottura e anche il fatto che i lavori eseguiti hanno riguardato anche l’alveo e non solo l’argine. E’ stata anche tolta, sempre su proposta del sindaco, una valutazione negativa sull’esito della commissione ambiente dedicata all’alluvione. Con queste modifiche la mozione è stata approvata sia dal gruppo proponente del centrodestra che dai gruppi del centrosinistra e di Montale Rinasce.

Giacomo Bini