SAVERIO MELEGARI
Cronaca

L’impegno condiviso. Un milione e mezzo da Fondazione Caript: "Favorirà lo sviluppo"

Il grande fabbricato di 350 mq troverà spazio nel polmone verde di Gea "Rafforzerà il ruolo di Pistoia come eccellenza nazionale e internazionale".

Da sinistra: Palchetti, Gori, Michelucci e Ferrini (Acerboni/fotoCastellani)

Da sinistra: Palchetti, Gori, Michelucci e Ferrini (Acerboni/fotoCastellani)

Un milione e mezzo di euro di investimento, il primo esempio in Europa direttamente gestito da realtà del settore, la sua realizzazione possibilmente sul finire della primavera/estate 2026, un nuovo fabbricato di 350 metri quadrati all’interno dell’area di Gea, a due passi dall’ospedale San Jacopo e dalla A11. Sono questi i grandi numeri che si porta dietro la nascita di "Pistoia FitoLab" che farà indubbiamente parlare la città, e tutto il suo comparto "green", a lungo fuori dai confini nazionali. L’obiettivo sarà quello di svolgere le analisi che servono per certificare lo stato di salute delle piante, sia quelle in arrivo sul territorio tutelando le produzioni locali da infestazioni, che quelle destinate al mercato italiano e internazionale, per le quali sono sempre più necessarie certificazioni specifiche. Nella struttura, inoltre, si svolgeranno attività di ricerca e formazione.

"Questo laboratorio segna un passaggio innovativo nel supporto allo sviluppo locale da parte della Fondazione Caript, insieme agli altri attori del territorio – afferma il presidente della Fondazione stessa, Luca Gori – si interviene per l’intero distretto vivaistico, attraverso un’azione che mira a rafforzare il ruolo di Pistoia come eccellenza a livello nazionale e internazionale. Non un’erogazione a fondo perduto, ma l’investimento in un’infrastruttura che è in grado di generare un impatto positivo per il nostro sviluppo locale, assicurando qualità e salute delle piante, chiamando tutti gli attori a un impegno condiviso. È così che la Fondazione intende intervenire, anche in futuro, nel delicato ambito dello sviluppo locale". In questo contesto, però, il ruolo della Fondazione Caript è stato ed è di notevole importanza in quanto si è fatta promotrice del percorso di condivisione dei progetti e degli obiettivi con tutti i vari attori protagonisti.

"Ritengo che sia quasi più importante parlare del processo che arriva a compimento che del risultato stesso – ammette Gori – siamo di fronte ad un’esperienza inedita e pionieristica che potrebbe essere importante anche a livello regionale. Devo dire che, se oggi siamo qui, lo si deve al mio predecessore Lorenzo Zogheri che ha incentivato questo percorso e noi adesso ne traiamo le conclusioni. Inoltre, sarà altrettanto stimolante vedere come andrà la gestione dell’area da parte di tutti i soggetti presenti all’interno del nascituro consorzio e non ci dovrà essere nessuno spavento per chi si farà avanti".

L’area che ospiterà il laboratorio, di circa 350 metri quadri, rientra nei beni di proprietà di Gea che si appresta ad ospitare un importante novità in una zona di grande pregio naturale. "La struttura si inserisce perfettamente nel nostro parco – afferma il presidente di Gea, Giovanni Palchetti – un’area di 25 ettari di grande bellezza e ricca di biodiversità. È un progetto che segna uno sviluppo nei servizi che caratterizzano l’attività di Gea, a beneficio del settore agricolo, affiancandosi alle iniziative offerte al territorio anche in ambito formativo e culturale".

Saverio Melegari