SAVERIO MELEGARI
Cronaca

L’Imu non viene pagata. Battaglia con la parrocchia

Il contenzioso riguarda i locali che ospitano l’istituto per l’infanzia a Bottegone

Il caso è finito in Cassazione

Il caso è finito in Cassazione

Un contenzioso che va avanti da oramai un decennio, se si considera che le prime contestazioni risalgono al 2013. E, adesso, il procedimento per la riscossione dell’Imu da parte del Comune di Pistoia nei confronti dell’Associazione civile Bottegone che gestisce, nei locali della parrocchia di San Michele Arcangelo l’omonima scuola materna, arriva davanti ai giudici della Corte di Cassazione. Palazzo di Giano, infatti, con un’apposita determina dirigenziale dei giorni scorsi ha dato mandato all’avvocato Christian Giangrande per procedere con l’avanzamento del percorso processuale. Le prime notifiche di pagamento sono arrivate nel 2018 e stanno andando avanti per il periodo compreso fra il 2013 ed il 2016 su un punto specifico: l’Imu deve essere pagata da parte della parrocchia perché l’attività che viene svolta è di tipo commerciale (intesa come retta da incassare per ogni bambino che viene accolto nella struttura) e quindi non può beneficiare dell’esenzione che riguarda, per legge, gli ambienti ecclesiastici. La sfida legale, a dire il vero, ha già vissuto dei passaggi fondamentali: la commissione provinciale tributaria, in prima istanza, ha sempre dato ragione al Comune mentre quella regionale in secondo grado ha dato parere favorevole al ricorso della parrocchia per gli anni 2014, 2015 e 2016 e confermando la decisione del 2013. In quel caso, quindi, è stata la parte religiosa – ricordiamo che il sacerdote è don Piergiorgio Baronti – a procedere in Cassazione, mentre per il 2014 è toccato al Comune: due ricorsi opposti, sullo stesso argomento insomma. Va però specificato che la cifra complessiva che è in ballo è abbastanza inferiore ai 100mila euro che sono stati riportati negli ultimi giorni: una quota del genere è dovuta al fatto che nel complesso dei soldi da versare per Imu sono compresi anche i locali de "La Capannina" di via Fiorentina, che sono di proprietà della chiesa. Lì è evidente come la parte commerciale sia in bella mostra, tanto che il contenzioso per quel che concerne la scuola materna si aggirerebbe intorno ai 5mila euro all’anno (20mila euro). Nel frattempo, comunque, i bambini (davvero tanti, visto che oggi siamo ad una settantina di alunni in una struttura in continua evoluzione) sono sempre andati regolarmente a scuola e le intenzioni, adesso, sono quelle di poter arrivare ad una soluzione bonaria di questo contenzioso in modo da metterci, si spera, una pietra tombale sopra.